Zona bianca

Da lunedì e fino alla metà di giugno almeno 13 Regioni d’Italia potrebbero entrare in zona bianca. Diminuiscono quindi le restrizioni mentre le vaccinazioni potrebbero essere aperte a breve a tutti senza limiti di età

Dal prossimo lunedì tre milioni di cittadini saranno in zona bianca. Dallo scorso novembre, da quando è entrato in vigore il sistema dei colori, tre Regioni italiane, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, potranno dire addio alla maggior parte delle restrizioni che si erano rese necessarie a causa della pandemia. Gli unici obblighi rimarranno quelli del distanziamento e dell’uso della mascherina, fermi restando i protocolli di sicurezza per i diversi settori.

E mentre i numeri sul contagio continuano a scendere, facendo ben sperare, dal 14 giugno metà Italia andrà oltre la zona gialla per entrare in bianca. Per la prima volta da mesi, infatti, il calo di incidenza è sotto i 50 casi ogni 100 mila abitanti a livello nazionale. Nelle tre Regioni che dalla prossima settimana saranno in zona bianca il calo è di 18 in Friuli, 12 in Molise e 13 in Sardegna. Secondo le previsioni, inoltre, ben altre 10 Regioni potrebbero unirsi: Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto sono alla seconda settimana di trend positivo e dal 7 giugno passeranno in bianco; le seguiranno dal 14 giugno la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Lazio, il Piemonte, la Puglia e la provincia di Trento. Si ricorda che, come previsto dal decreto, il passaggio in bianco prevede la ripresa di tutte le attività, la cancellazione del coprifuoco e la ripartenza di tutti quei settori maggiormente colpiti dalle chiusure, matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati, competizioni sportive al chiuso.

Tutto questo si deve ai buoni risultati ottenuti con l’avanzamento della campagna di vaccinazione che ha consentito di ridurre i ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive, ormai ampiamente al di sotto del 20% del totale dei posti disponibili e ben lontani dalla soglia critica rispettivamente del 40 e del 30%. Secondo gli ultimi dati, trasmessi questa mattina dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, le somministrazioni anti-Covid effettuate in Italia dall’inizio della campagna sono 32.958.928 mentre 11.206.454 italiani, il 18,91% della popolazione target, ha completato l’intero ciclo vaccinale. Dal 10 giugno, inoltre, come espresso da una circolare del generale Figliuolo, le restrizioni per la prenotazione della dose secondo le fasce di età verranno abolite e chiunque potrà richiedere la somministrazione. Fino a quel momento la priorità sarà immunizzare gli over 60, coloro che non si sono presentati all’appuntamento, che non hanno ancora prenotato o sono impossibilitati a raggiungere gli hub. «Sugli over 80, che è la categoria più a rischio, abbiamo vaccinato oltre il 90%, ne mancano all’appello 460 mila. Per gli over 70 siamo all’80% e ne mancano 1,2 milioni, sugli over 60 siamo a oltre il 65% e ne mancano all’appello 2,6 milioni, considerando la platea calcolata su tessera sanitaria. Adesso dobbiamo terminare queste classi andando a intercettarle in una maniera più proattiva rispetto a quello che è stato fatto finora» – ha spiegato lo stesso Figliuolo, intervenendo alla trasmissione Dimartedì su La7.

Il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo sta anche valutando la possibilità di riaprire le discoteche e di somministrare il vaccino ai più giovani all’interno dei locali stessi. La struttura Commissariale per l’Emergenza ha, infatti, trasmesso una mail al Cts e alle Regioni per la valutazione di una “possibile riapertura in sicurezza del settore dell’intrattenimento danzante, nella piena compatibilità con la tutela della salute di utenti e lavoratori, nonché a rappresentare la disponibilità degli utenti del settore stesso a poter contribuire attivamente alla campagna vaccinale nazionale anti Covid-19, con un ‘attenzione dedicata al settore giovanile”. Il presidente del Silb-Fipe, l’associazione intrattenimento di Ballo e Spettacolo, Maurizio Pasca, aveva già nei giorni scorsi proposto un protocollo di sicurezza sulla riapertura in sicurezza delle discoteche che prevedeva l’utilizzo della mascherina, ma non del distanziamento sociale, insieme all’obbligatorietà del green pass, l’utilizzo di materiali mono uso, la tracciabilità attraverso l’acquisto dei biglietti online e la sanificazione dei locali. Il 5 giugno si svolgeranno a Gallipoli e a Milano due esperimenti in due diverse discoteche, una all’aperto e una al chiuso, rispettivamente al Praia e al Fabrique, per verificare se la riapertura è davvero possibile. Questo esperimento, proposto in Italia proprio dal Silb-Fipe, è già stato condotto in altri Paesi europei, Inghilterra e Spagna con esiti positivi.

di: Alessia MALCAUS

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