Il 52enne si è consegnato al confine di Stato, nel Brennero. La notte dell’incidente era ubriaco e andava ad una velocità quattro volte superiore al consentito. Il procuratore: “Valutiamo il naufragio colposo”
«La Procura di Brescia riteneva di dovere impegnarsi e fare quello che era giusto fare per onorare questi due splendidi ragazzi. Abbiamo attivato una procedura internazionale che oggi si è conclusa» – ha dichiarato il procuratore capo Francesco Prete parlando dell’arresto del turista 52enne che guidava il motoscafo che sul Garda ha travolto e ucciso Umberto Garzarella e Greta Nedrotti. «È accusato di omicidio plurimo, omissione di soccorso. Valuteremo il naufragio colposo. Quel che conta è che la gravità del fatto sia acutizzata perché i due investitori non si sono fermati, si sono allontanati e non hanno prestato i soccorsi. Hanno dichiarato di non essersi accorti di aver impattato un natante. Questa circostanza, se fosse, vera, andrà valutata attentamente quando si tratterà di ricostruire lo stato di alterazione psichica in quel momento e la velocità alla quale viaggiavano. A distanza di ore il tedesco è risultato positivo all’esame del sangue per rilevare tracce di alcol» – ha aggiunto Prete.
Questa notte Patrick Alexander Kassen è stato prelevato insieme al suo avvocato difensore nei pressi del confine di Stato a Vipiteno, in provincia di Bolzano. Ad attenderlo c’erano i carabinieri del Nucleo Investigativo di Brescia e del Nucleo Operativo della Compagnia di Salò, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia. Il 52enne tedesco era alla guida del motoscafo che sabato 19 giugno ha travolto sul lago di Garda il gozzo su cui si trovavano Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, deceduti nell’impatto (ne abbiamo parlato qui). La Procura di Brescia aveva richiesto la convalida d’arresto al tribunale di Monaco. Kassen è indagato con l’amico, anch’egli tedesco di 52 anni, che si trovava con lui quella notte per omicidio colposo e omissione di soccorso.
«È stato documentato il conclamato stato di ubriachezza, infatti sono state raccolte plurime e convergenti testimonianze,
riscontrate da documentazione video e certificazioni sanitarie che non lasciano spazio a dubbi» – hanno fatto sapere gli inquirenti sullo stato di Kassen quella notte. Stato di ubriachezza confermato anche dalle testimonianze raccolte. La velocità del mezzo, ricostruita tramite una simulazione notturna della Guardia costiera, risulterebbe di circa 20 nodi, ben quattro volte superiore rispetto al limite.
«Il mio assistito ha deciso di consegnarsi spontaneamente alle autorità italiane senza aspettare la decisone del tribunale di Monaco – ha reso noto l’avvocato di Kassen, Guido Sola, ad Ansa. – Ho avvertito i carabinieri della volontà del mio assistito e ci siamo incontrati al Brennero da dove poi i militari ci hanno scortato fino a Brescia. Fin dal primo momento ha ribadito che non era scappato in Germania e che vuole difendersi nel processo con il suo legale e con i consulenti tecnici».
Nel frattempo le famiglie delle vittime esprimono il loro dolore. «Hanno ucciso mio figlio e si sono scusati per lettera – ha detto padre di Umberto Garzarella a Il Messaggero. – Non nutro odio nei confronti dei due tedeschi, lo voglio dire chiaramente, ma una cosa non mi va giù. La barchetta di Umberto è stata trovata a 100 metri al largo del loro albergo, hanno visto tutto, non dovevano partire. Dovevano restare qui, andare in chiesa ad accendere due candele e poi venire da me, guardarmi negli occhi e chiedermi scusa. Non farci arrivare una lettera dalla Germania, tramite il loro avvocato, in cui non si firmano nemmeno con nome e cognome ma con le iniziali». «Tutto quello che stiamo vivendo in questi giorni ci sembra un film, un sogno, un brutto sogno al quale non riusciamo a credere, a dare una ragione» – hanno, invece, fatto sapere i genitori di Greta tramite un comunicato.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/FELICE CALABRO’