Italiano brutalmente ucciso a Gran Canaria

Sono 8 le persone indagate per la morte di Andrea Costa, un ex operaio metalmeccanico originario di Cuneo

É stato picchiato, legato e, una volta morto, il suo corpo è stato caricato su un’auto e mandato a fuoco. É questa l’orribile fine toccata ad Andrea Costa, 42enne originario di Cuneo residente nell’isola di Gran Canaria, in Spagna.

A dare la notizia della sua morte sono state alcune testate web spagnole, poi confermata dalla frazione cuneese dove l’uomo viveva fino a un anno fa. Secondo quanto riportato dai media locali, tre persone sono state arrestate e altre cinque indagate con accuse, a vario titolo, di omicidio, occultamento di cadavere e omissione di soccorso.

Stando alle prime ricostruzioni della Guardia Civil e della Polizia Giudiziaria di Vecindario, gli 8 indagati, tutti spagnoli, sabato scorso avrebbero consumato droga prima di mangiare in un ristorante e allontanarsi senza pagare il conto, lasciando Costa da solo nel locale. A tarda notte l’italiano si è ricongiunto con il gruppo e sarebbe scoppiato un violento litigio tra lui e il suo compagno di appartamento, David José. Quest’ultimo lo avrebbe picchiato, ammanettato e nascosto in casa per oltre 24 ore, fino alla morte. Poi avrebbe dato fuoco all’auto della vittima, una Lancia, per nascondere l’omicidio. La scoperta dell’auto bruciata con all’interno il cadavere di Costa risale a lunedì 13 settembre, ma l’identificazione è avvenuta solo nei giorni successivi. 

Andrea Costa lavorava come operario metalmeccanico alla Michelin di Cuneo. Un anno fa si sarebbe licenziato e trasferito sull’isola di Gran Canaria dove aveva aperto con la liquidazione un Cannabis club sull’isola, a Carrizal, chiuso all’inizio dell’estate. La moglie l’aveva seguito ma qualche mese era rientrata in Italia per riprendere la sua attività lavorativa. Costa era invece rimasto a Gran Canaria cercando un altro lavoro, come cuoco o cameriere; nel frattempo percepiva un sussidio di disoccupazione. 

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA

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