Dl Infrastrutture: Senato dà l’okay alla fiducia

L’Aula ha approvato il testo già passato dalla Camera

Il Senato ha approvato con 190 voti a favore, 34 contrari e nessun astenuto la fiducia posta dal Governo sul dl Infrastrutture.

Dopo il via libera della Camera dei deputati della scorsa settimana, quindi, il nuovo voto rappresenta il lasciapassare definitivo al provvedimento.

Il dl Infrastrutture (ne abbiamo parlato qui) vuole essere un testo comprensivo in materia di infrastrutture e trasporti. Contiene “disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali“.

Tra i provvedimenti contenuti nel decreto ci sono: la costituzione di una nuova società, controllata dal Mef, per svolgere l’attività di gestione delle autostrade statali in regime di concessione; una stretta sull’uso dei monopattini elettrici tra divieti di parcheggio e limiti di velocità; il via libera alla possibilità di fare servizio taxi non solo con le autovetture, ma anche con motocicli e velocipedi; l’obbligo per i Comuni di pubblicare sul proprio sito web, entro il 30 giugno di ogni anno, una relazione sulla somma incassata dalle multe per violazione del Codice stradale; lo stop alla pubblicità sulle strade e sui veicoli il cui contenuto proponga messaggi sessisti, violenti o stereotipi di genere.

E ancora: un bonus dedicato a chi percepisce il reddito di cittadinanza o altri ammortizzatori sociali per conseguire la patente da autotrasportatore; misure in favore delle persone i disabili; l’okay a Roma Capitale per stipulare una convenzione con Anas per realizzare interventi per la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria delle strade; il Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, il cosiddetto “Piano invasi”.

A presentare la richiesta di fiducia era stato questa mattina il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI

Rispondi