All’asta la prima casa romana di Pasolini

Il poeta ha abitato nella palazzina nel quartiere Rebibbia dal ’51 al ’54

La prima casa romana di Pier Paolo Pasolini è andata all’asta e le polemiche non si sono fatte attendere. La palazzina, in via Giovanni Tagliere 3, si trova nel quartiere di Rebibbia e ha ospitato lo scrittore e i suoi genitori tra il 1951 e il 1954. L’asta della casa, che oggi è di proprietà privata, è stata fissata per il 17 dicembre e rischia di disperdere una delle culle dell’eredità intellettuale di Pasolini.

Proprio in questa palazzina il poeta ha trovato l’ispirazione per il suo Ragazzi di vita e per altri racconti romani, fra i quali L’Appennino poi inserito nella raccolta Le ceneri di Gramsci.

Contro questa decisione si erge a muro tutto il quartiere, da Rebibbia a Ponte Mammolo, che esprime il suo dissenso attraverso la voce di associazioni, comitati, circoli, comunità e persino teatri. Più che un semplice cimelio della sua vita privata, questa casa rappresenta un “luogo cruciale per la sua formazione culturale e intellettuale” come spiega il Centro popolare San Basilio di Davide Angelilli. È proprio in questi anni che Pasolini, impegnato come insegnante in una scuola media di Ciampino, comincia a maturare il suo pensiero critico, vivendo in prima persona il mondo delle borgate romane popolari.

Nel 2013 la Giunta del Municipio IV aveva lanciato la proposta per aprire nella palazzina una Casa internazionale della Poesia. «Purtroppo, però, come spesso avviene quando si tratta di investire in periferia, il progetto poi non si è concretizzato e l’immobile è rimasto in stato di totale abbandono» prosegue Angelilli.

Oggi le occasioni rilanciano la proposta, approfittando anche del centenario della morte di Pasolini che cadrà nel 2022.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI

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