
Alle 15 si riunirà la Cabina di regia, seguita probabilmente da un Consiglio dei ministri. Fra le ipotesi sul tavolo l’imposizione del vaccino alle fasce più fragili e over 60
Il crescere dei contagi e il picco dei casi ancora lontano mettono pressione sul Governo, che si prepara all’introduzione di nuove misure. Fra le ipotesi che stanno circolando in queste ore ci sono l’obbligo di Super Pass a tutti i lavoratori, ma anche il vaccino obbligatorio per i soggetti più fragili.
Decisioni che saranno demandate agli appuntamenti pomeridiani dell’esecutivo: questo pomeriggio a partire dalle 15 si terranno infatti la Cabina di Regia e, a seguire, un Consiglio dei Ministri (riunione quest’ultima non ufficialmente convocata ma attesa da molte parti).
Sono diversi i dossier in ballo, a partire quindi dal nodo dei più fragili. In questa fascia, in cui sono inclusi anche gli over 60, 1,2 milioni di persone non hanno ricevuto nemmeno una dose.
Per abbassare il numero delle ospedalizzazioni, costituite soprattutto da non vaccinati over 60, il Governo potrebbe quindi pensare di estendere l’obbligo vaccinale ai più fragili, sembra con l’appoggio delle Regioni che non si vedrebbero così costrette a continui cambi di colore.
E i partiti? La Lega approverebbe l’obbligo per le fasce più deboli, ma boccia quello per i lavoratori; un tema, questo, sul quale è scettico anche il Movimento e che sembra destinato quindi a vita dura in Cdm. Una sua eventuale approvazione dovrebbe comunque partire almeno da febbraio, per consentire a chi non è vaccinato di ricevere almeno la prima dose.
È naturalmente ancora aperta la questione della scuola: le Regioni hanno avanzato al Governo una proposta per il rientro in classe che ri-modula le regole della quarantena e della dad (l’abbiamo riportata qui); se ne discuterà in cabina di regia.
Un altro tema caldo per il Governo in queste ore è il ritorno allo smart working. Il ritorno al lavoro da remoto piace a Brunetta, che però preferisce parlare di flessibilità.
Nelle ultime ore si è parlato di una circolare per spingere allo smart working anche la pubblica amministrazione: presenza al 50% minimo e categorie pubbliche cui viene concesso il lavoro da remoto.
Sotto la lente ci sono poi gli stadi e tutti gli eventi che inevitabilmente portano con sé grandi assembramenti. La palla va quindi alla Cabina di regia, prima di passare in Cdm.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI