La condanna è definita “un affronto alla giustizia”
Dopo la condanna per importazione illecita di walkie-talkie di ieri (leggi qui), gli Stati Uniti sono intervenuti per proteggere l’ex leader civile della Birmania Aung San Suu Kyi e ne hanno chiesto la liberazione.
«L’arresto, l’accusa e la condanna ingiusta di Aung San Suu Kyi da parte del regime militare birmano sono un affronto alla giustizia e allo stato di diritto», ha dichiarato il portavoce della diplomazia americana, Ned Price.
Tra le accuse di cui l’ex leader deve ancora rispondere ci sono anche quelle di presunta corruzione e di violazione dei segreti di Stato.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA/STR