Ucraina, Nato: Mosca pronta all’attacco

Washington teme un’invasione a febbraio. Lavrov: “nuove sanzioni? Interruzione dei rapporti”. Bielorussia pronta a intervenire a fianco di Mosca

La tensione internazionale per lo scontro tra Russia e Ucraina si intensifica di ora in ora. Mentre si attendono i vertici tra i leader, Putin-Erdogan e Biden-Scholz (leggi qui), gli Stati Uniti hanno messo in guardia il mondo su un possibile attacco che potrebbe verificarsi a febbraio.

Si è tenuta ieri una telefonata tra il presidente americano Joe Biden e il suo corrispettivo Ucraino Volodymyr Zelensky: secondo quanto riportato da un comunicato della Casa Bianca, il presidente americano avrebbe avvertito il leader ucraino che la possibilità che la Russia intraprenda un’azione militare contro il Paese nel secondo mese del 2022 è “concreta“.

I militari ucraini nell’est del paese si stanno pertanto preparando a una escalation e si sono messi in posizione di allerta in un avamposto nell’area di Luhansk, controllata dai separatisti pro-Mosca. Il Cremlino dal suo canto ha ammassato circa 100 mila soldati al confine.

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko in un discorso alla nazione e al Parlamento ha dichiarato che la Bielorussia combatterà insieme alla Russia se uno dei due Paesi sarà attaccato, nel rispetto degli “accordi di alleanza” tra i due Paesi. Il prossimo 10 febbraio inizieranno le esercitazioni congiunte al confine occidentale con la Polonia e meridionale con l’Ucraina.

Intanto i media turchi hanno annunciato che il presidente Recep Tayyip Erdogan effettuerà una visita ufficiale in Ucraina il 3 febbraio.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà lunedì. L’ambasciatrice statunitense Linda Thomas-Greenfield ha definito il comportamento della Russia “minaccioso” e ha denunciato l’accumulo di truppe russe ai confini di Ucraina e Bielorussia. Secondo Thomas-Greenfield ci sarebbero ormai oltre 100 mila soldati al confine ucraino, che rappresentano una “chiara minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali e alla Carta delle Nazioni Unite“.

I membri dell’Onu sono chiamati a “esaminare attentamente i fatti e considerare ciò che è in gioco per l’Ucraina, per la Russia, per l’Europa e per gli obblighi e i principi fondamentali dell’ordine internazionale se la Russia dovesse invadere ulteriormente l’Ucraina”.

Il ministero degli Esteri russo Sergei Lavrov ha commentato, in un’intervista: «se dipendesse dalla Federazione Russa, non ci sarebbero guerre. Non vogliamo guerre, ma non permetteremo che i nostri interessi vengano attaccati brutalmente, non permetteremo che i nostri interessi vengano ignorati». Dopodiché ha ribadito che l’adozione di un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia da parte degli Usa porterebbe a una interruzione delle relazioni tra i due Paesi.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/SERGEY DOLZHENKO

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