
Un’inchiesta di Legambiente denuncia l’emergenza smog nel nostro Paese
Nel 2021 non si salva nessuna delle 102 città oggetto dell’indagine Mal’aria di città 2022 promossa da Legambiente. C’è qualche valore OMS che non torna per le polveri sottili e il biossido di azoto.
Quindi bocciate per le polveri sottili Alessandria, Milano, Brescia, Lodi, Mantova, Modena, Torino, Cremona e Venezia. Rimandate anche per il biossido d’azoto Milano e Torino. Sono infatti casi rari le città che soddisfano i valori suggeriti per il Pm 10: si parla di Caltanissetta, La Spezia, L’Aquila, Nuoro e Verbania. Mentre virtuose contro il biossido d’azoto sono Agrigento, Enna, Grosseto, Ragusa e Trapani. Ma nessuna rispetta i valori di Pm 2.5.
Che fare per migliorare questi risultati? Secondo Legambiente, è “fondamentale ridurre del 50%-60% le concentrazioni degli inquinanti atmosferici per non incorrere nei prossimi anni in nuove multe europee e per garantire ai cittadini ‘città pulite’ dallo smog. […] per farlo servono interventi strutturali messi in campo da governi nazionali e regionali e dai Comuni, e che abbiano al centro la mobilità sostenibile”. A tal fine, Legambiente ha lanciato la petizione online Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog, esigendo dal governo “risposte urgenti, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada”.
di: Maria Ester CANEPA
FOTO: ANSA/MOURAD BALTI TOUATI