Biden parla di genocidio, il Dipartimento di Stato Usa: “è quanto dimostreremo quando raccoglieremo prove”
Per il presidente ucraino le alternative sono due: “o la leadership russa cercherà davvero la pace o, come risultato di questa guerra, la Russia lascerà per sempre la scena mondiale”.
Nel suo ormai atteso discorso alla nazione, ha dichiarato: «tutta questa febbrile attività degli occupanti testimonia prima di tutto la loro insicurezza. Al fatto che anche con scorte significative di equipaggiamento militare sovietico e un numero significativo di soldati, le truppe russe dubitano della loro capacità di spezzarci, di spezzare l’Ucraina. Noi facciamo di tutto per giustificare i loro dubbi».
Il Dipartimento di Stato statunitense sta dalla parte del presidente Biden. «Ha parlato dal suo cuore quando ha chiamato quello che stiamo vedendo in Ucraina “genocidio” da parte della Federazione Russa e delle sue forze – ha affermato il sottosegretario di Stato per gli affari politici, Victoria Nuland, citata dalla Cnn. – È quanto sarà dimostrato quando saremo in grado di raccogliere tutte queste prove. Ciò che sta accadendo non è un incidente. È una decisione intenzionale della Russia da parte delle sue forze di distruggere l’Ucraina e la sua popolazione civile».
Ieri, infatti, gli esperti forensi della Corte penale internazionale hanno visitato Bucha per indagare su crimini di guerra. «La responsabilità dell’esercito russo per i crimini di guerra è inevitabile. Li trascineremo tutti in tribunale. E non solo per quanto fatto a Bucha – ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelenski. – Gli occupanti hanno lasciato decine di migliaia di proiettili inesplosi. Pertanto, chiunque voglia tornare a casa nel territorio liberato dovrebbe essere il più attento possibile. E informare immediatamente la polizia e i soccorritori nel caso in cui trovi un oggetto strano, un oggetto esplosivo».
Dalla Finlandia, il ministro della Difesa ha fatto sapere che entro il mese di maggio arriverà la decisione sull’entrata del Paese nella Nato.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/FERMO IMMAGINE
