
A Parigi sono state arrestate 50 persone. Tensioni anche in Italia, a Trento e a Torino. Arresti anche in Iran
Il Primo maggio di quest’anno non è caratterizzato solo dalla riflessione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ma anche dalle tensioni. In Italia si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia a Torino e Trieste, dove i dimostranti si sono a loro volta scontrati con il corteo No Green Pass (leggi qui).
Il Capo della Polizia Lamberto Giannini ha telefonato al questore di Torino per sincerarsi delle condizioni di salute del funzionario e dei 9 operatori del reparto mobile coinvolti nei disordini e per esprimere loro la propria vicinanza.
Francia
Manifestazioni e scontri anche in Francia. Secondo i sindacati, sono state 210mila le persone scese in piazza oggi. La stima è stata rivista a ribasso dal ministero dell’Interno che parla di 116.500 persone, di cui 24mila solo a Parigi.
Dei 250 cortei segnalati in tutto il Paese, quello nella Capitale è stato segnato da violenti scontri tra forze dell’ordine e manifestanti. Circa 50 dimostranti sono stati arrestati.
Il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, ha parlato di “violenza inaccettabile” e ha dichiarato che ci sono stati 8 feriti tra agenti di polizia e vigili del fuoco, colpiti – a suo dire – “da teppisti francesi e stranieri venuti ad attaccare le istituzioni della Repubblica”.
Stando a quanto riferito, i disordini sarebbero scoppiati quando un gruppo di persone si è staccato dal corteo principale, protestando contro la rielezione di Emmanuel Macron. Sono stati riportati danni ad alcune attività commerciali. I poliziotti hanno risposto alle aggressioni con i fumogeni.
Il corteo parigino era partito da Place de la République verso Place de la Nation, su invito della federazione sindacale CGT-Unsa-FSU-Solidaires, insieme alle organizzazioni studentesche. Le richieste della piazza si incentravano su salari, servizi pubblici, protezione sociale, transizione ecologica e riforma delle pensioni.
Iran
In molte città iraniane si sono svolte manifestazioni dei lavoratori, che hanno protestato contro il caro vita e per chiedere il rilascio di alcuni attivisti sindacali attualmente in carcere.
Stando a quanto riferito, in alcuni casi la polizia è intervenuta con la forza per disperdere i manifestanti e ha arrestato decine di persone.
«I lavoratori – si legge in un comunicato degli organizzatori delle proteste – diventano ogni anno più poveri a causa dell’inflazione, come conseguenza delle sanzioni e del malgoverno del Paese».
di: Francesca LASI
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