
È stato identificato uno dei responsabili del massacro di Bucha: si tratterebbe di Sergey Kolotsey. Secondo l’Ohchr, sarebbero più di 3mila le vittime civili dall’inizio dell’invasione. Un adolescente sarebbe morto nell’attacco missilistico su Odessa
È il 68esimo giorno di guerra in Ucraina (leggi qui). Tre persone sono morte e altre 8 sono rimaste ferite nei bombardamenti d’artiglieria russi sulla regione di Kharkiv. Lo ha riferito su Telegram il governatore della regione, Oleg Syniehubov. I bombardamenti hanno colpito il distretto di Saltivka e la fabbrica di trattori del capoluogo, gli insediamenti di Bohoduhiv, Zolochiv, Male Danylivka e Chuhuiv.
La procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova ha dichiarato che le autorità locali hanno identificato il primo sospettato del massacro di civili a Bucha.
Si tratterebbe di Sergey Kolotsey, comandante di un’unità della Guardia nazionale russa. Lo riporta il Kyiv Independent, che cita un post della procuratrice su Facebook. Secondo la polizia e i pubblici ministeri di Bucha, Kolotsey avrebbe ucciso quattro uomini disarmati il 18 marzo e torturato un altro civile il 29 marzo.
Le vittime sono state trovate con le mani legate dietro alla schiena e un cappuccio in testa e sul corpo presentavano anche dei segni di tortura, secondo la procuratrice generale.
«Una delle sue vittime è stata anche costretta, sotto tortura, a confessare attività sovversive contro i russi e per fare questo – ha affermato Venediktova – ha picchiato selvaggiamente l’uomo con un manico di fucile. Ha anche finto di eseguire un’esecuzione capitale puntandogli l’arma sulla tempia e poi far partire un colpo vicino al suo orecchio».
Sui social sono circolate foto di Sergey Kolotsey intento a razziare un magazzino.
Nell’attacco missilistico su Odessa sarebbe morto un ragazzo di 15 anni mentre una ragazza di 18 sarebbe rimasta ferita. Lo ha riferito Oleksiy Honcharenko, deputato ucraino proveniente dalla regione di Odessa, citato da Unian.
Nuovo attacco russo allo stabilimento Azovstal di Mariupol, dove è scoppiato un incendio visibile da tutta la città. Lo ha reso noto il vicecomandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar Kalyna, su Telegram. «I difensori ucraini del reggimento Azov sono vivi, ma vengono bombardati» ha dichiarato.
«Nell’oblast di Kiev, in particolare nei territori liberati, abbiamo documentato finora 1.202 corpi senza vita di civili innocenti uccisi dai russi» ha detto in un briefing il capo della polizia regionale di Kiev, Maksym Ocheretianyi.
Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Ohchr), sono oltre 3.000 le vittime civili uccise in Ucraina dal 24 febbraio, data di inizio dell’invasione. L’Ohchr precisa che sono morte 3.153 persone, 254 più di venerdì, anche se le difficoltà di verifica fanno presumere che il numero sia notevolmente più alto.
Un attacco missilistico russo avrebbe colpito e distrutto un deposito di grano nel distretto di Synelnykove, nella Regione di Dnipropetrovsk. Lo ha riferito il comandate militare della Regione, Valentyn Reznichenko, citato da Ukrinform.
Stando a quanto riferito dall’ong Gulagu.net, il Cremlino potrebbe far sfilare 500 prigionieri di guerra ucraini durante la parata militare del 9 maggio, in cui si celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda Guerra Mondiale.
Secondo l’ong, i prigionieri potrebbero essere costretti a percorrere la Piazza Rossa.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/SERGEY KOZLOV