Budapest e Varsavia ribadiscono il loro ‘no’ alle condizionalità legate allo Stato di diritto e stoppano di fatto l’accordo sul pacchetto economico da 1.800 miliardi di euro
Nessun passo indietro di Polonia e Ungheria sul Recovery Fund e il bilancio pluriennale della Ue. Come ampiamente atteso alla vigilia del vertice Ue, Budapest e Varsavia ribadiscono il loro ‘no’ alle condizionalità legate allo Stato di diritto e stoppano di fatto l’accordo sul pacchetto economico da 1.800 miliardi di euro che l’Europa ha messo in campo per fronteggiare la più grave recessione della storia causata dalla pandemia. La cancelliera tedesca Angela Merkel ribadisce che la Ue “è obbligata a cercare una soluzione”. “E’ un problema serio che dobbiamo risolvere, e ci lavoreremo duro e seriamente”, dice al termine del summit in videoconferenza. Ma per il momento da Berlino non arriva un pressing forte su Polonia e Ungheria.
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