Olesya Rostova non sarebbe Denise Pipitone. In una finta diretta televisiva dalla Russia arrivano i risultati sul gruppo sanguigno. Sembrerebbe escluso qualsiasi collegamento ma si attende il test del DNA
Dopo giorni di attesa (e di show), finalmente la tv russa ha annunciato il gruppo sanguigno di Olesya Rostova. La ragazza russa, cresciuta in orfanotrofio, aveva affidato alla televisione il suo desiderio di ritrovare la madre, l’appello era poi arrivato in Italia e l’estrema somiglianza della giovane con Piera Maggio aveva fatto pensare che si potesse trattare di Denise Pipitone, la bimba di quattro anni scomparsa a Mazara del Vallo, in Sicilia, nel 2004.
Oltre la somiglianza fisica, a far ben sperare era la storia di Olesya che coincideva dal punto di vista cronologico con la vicenda. Ora, tuttavia, l’analisi del gruppo sanguigno sembrerebbe smentire qualsiasi collegamento. Si resta comunque in attesa del confronto del DNA che verrà annunciato in una nuova puntata dello show russo Lasciali parlare. Nel frattempo, Piera Maggio e il padre biologico di Denise Piero Pulizzi si sono affidati all’avvocato Giacomo Frazzitta per chiedere alla Procura di Marsala di procedere con una rogatoria, così da affidare il procedimento ad un canale istituzionale.
Lo stesso avvocato Frazzitta, poco prima della messa in onda del programma in cui è stato annunciato il gruppo sanguigno, aveva rivelato di non credere alla storia. «Ho sempre pensato che, al 99% confrontando le foto da piccole, questa ragazza, trasformata dalla Tv russa in una sgradevole attrazione popolare, non fosse Denise» – avrebbe detto. – «Non ci crediamo, ma non possiamo escludere nulla. Infatti, chiediamo il controllo del DNA. Ma lo chiediamo per vie legali alla Procura di Marsala perché si proceda alla rogatoria internazionale» – ha affermato, esprimendosi anche sul fenomeno da baraccone mediatico messo in piedi dal conduttore del programma: «a un tratto presenta un’altra ragazza e dice che è la sorella di Olesya annunciando che forse andranno insieme in Sicilia. Ma che ci dovrebbero venire a fare se fossero due sorelle e quindi insieme totalmente estranee alla vicenda di Denise? Loro parlavano e sul megascreen compariva il mio faccione che rideva per le stupidaggini echeggiate in studio. Ovviamente non mi vedranno più in trasmissione. Ma, avendo promesso il no comment sul confronto dei gruppi sanguigni a trasmissione in corso, tengo fede».
Proprio la presenza della sorella alla trasmissione farebbe ulteriormente spegnere qualsiasi speranza. Secondo indiscrezioni dalla Russia, infatti, il vero nome di Olesya Rostova sarebbe Angela Nikulina Zhuchkova e avrebbe già conosciuto, proprio grazie alla stessa trasmissione televisiva, la sorella biologica, Anastasia.
«Dire che si è trattato di una trasmissione trash è un eufemismo. Hanno voluto mettere in piazza il dolore e le vite spezzate delle persone senza alcun rispetto» – ha aggiunto Frazzitta. – «Ho accettato di andare e di metterci la faccia perché volevamo sapere subito la verità. Diversamente Piera Maggio avrebbe dovuto sottoporsi in diretta al test del Dna, come hanno dovuto fare le altre presunte mamme della ragazza. Le abbiamo risparmiato questo dolore ulteriore. Adesso basta».
Sulla scelta di attendere il gruppo sanguigno, l’avvocato si è così espresso: «si è preferito accelerare i tempi di verifica seguendo i contatti in via privata con l’avvocato di Olesya, poiché una eventuale rogatoria con la Russia avrebbe comportato tempi più lunghi e, invece, si reputava necessario conoscere almeno il dato preliminare del gruppo sanguigno, prima possibile, per poi meglio approfondire la vicenda».
I genitori di Denise hanno affidato a Facebook il loro messaggio di ringraziamento per chiunque li abbia sostenuti nei giorni scorsi. «Ci abbiamo sperato senza mai perdere quella sana lucidità che dall’inizio della segnalazione abbiamo avuto, l’esser cauti» – hanno scritto sulla piattaforma. – «Sono stati giorni difficili, pieni di tensione, adesso continueremo nella nostra battaglia come abbiamo sempre fatto. Denise è diventata la figlia di tutta Italia e va cercata. Ringraziamo di cuore tutti per l’affetto e la vicinanza».
Ovviamente non sono mancate le polemiche riguardo l’eccessiva suspense creata dall’emittente russa e ripresa dalla televisione italiana: per giorni, infatti, in attesa dei risultati, i programmi generalisti hanno puntato i riflettori sul caso. Nonostante le critiche, di fatto l’Italia si è prestata al circo mediatico.
Nel frattempo sul web gira voce che il legale avrebbe già rivelato la negatività del test del DNA, ma Frazzitta smentisce definendo le voci “ricostruzioni fantasiose”.
di: Alessia MALCAUS