Due esplosioni a distanza ravvicinata, 90 i morti e centinaia i feriti. Caduti anche 13 soldati Usa. Biden promette: “non dimenticheremo, ve la faremo pagare”. Il messaggio di cordoglio di Mattarella
Dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dagli 007 occidentali, ieri l’aeroporto di Kabul si è trasformato in un inferno. A distanza ravvicinata due terroristi si sono fatti esplodere vicini ai gate dove migliaia di civili attendevano di imbarcarsi per lasciare il Paese. Prima, un kamikaze si è fatto saltare in aria fuori dal Baron Hotel, che in questi giorni è diventata la base di giornalisti e truppe del Regno Unito. Quindi un altro kamikaze, o un’autobomba secondo altre fonti, più vicino al gate, in prossimità di un canale fognario diventato la terrificante sala d’attesa di migliaia di disperati. Il bilancio è agghiacciante: oltre 100 morti e 160 feriti; sono caduti anche 13 soldati Usa.
L’Isis ha rivendicato gli attacchi in serata pubblicando anche la foto di uno dei due kamikaze. «È stato come il giorno del giudizio universale, persone ferite ovunque. Ho visto persone correre con il sangue sui loro volti e sui loro corpi», ha raccontato un testimone.
Nessun italiano è rimasto coinvolto nell’attacco: le esplosioni sono avvenute in un’area distante da dove stanno operando i nostri militari con il personale dell’ambasciata rimasto sul campo. Poco prima della prima esplosione, tuttavia, un C-130 italiano è decollato tra gli spari: a bordo 98 civili afghani e alcuni giornalisti italiani. Secondo quanto precisato da fonti dell’intelligence non si è trattato di un attacco all’aereo italiano: una mitragliatrice afghana ha sparato dei colpi in aria per disperdere la folla che stava pressando verso il gate dell’aeroporto.
Non è ancora chiaro come quanto accaduto possa influenzare la fine dell’evacuazione. I talebani si sono detti estranei a quanto accaduto: «È avvenuto in una zona dove la sicurezza è nelle mani delle forze statunitensi – ha detto il portavoce Zabihullah Mujahid – i talebani stanno prestando molta attenzione alla sicurezza e alla protezione della loro gente. I nemici saranno fermati».
Il presidente Joe Biden ha parlato alla nazione nella serata di ieri. Senza trattenere lacrime di commozione, ha assicurato che l’evacuazione continuerà e che l’America non si farà intimidire: «i nostri soldati sono eroi, morti a Kabul per una missione altruista – ha dichiarato. E poi ha promesso: – non dimenticheremo. Vi prenderemo e ve la faremo pagare».
Oggi il premier italiano Mario Draghi ha incontrato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, per discutere della delicata situazione in Afghanistan. Ne sono emersi quelli che dovrebbero essere gli obiettivi primari: la stabilizzazione della situazione, far fronte all’emergenza umanitaria e vegliare sul rispetto dei diritti umani. A seguire Lavrov ha incontrato anche Luigi Di Maio che nella conferenza stampa al termine della riunione ha spiegato che l’Italia nell’ambito della presidenza del G20, sta pianificando un summit ad hoc approfondito sull’Afghanistan e che ha ragione di contare sulla collaborazione della Russia. «Noi siamo rimasti in contatto con tutte le parti in questi anni in Afghanistan, anche con i Talebani. Ma quando non si raggiungono risultati al tavolo negoziale i conflitti ripartano, e questo e quanto è accaduto in Afghanistan – ha detto Lavrov – noi vogliamo capire quale ruolo può giocare adesso la Russia secondo i nostri partner, che cosa possa aggiungere il G20 alla situazione, e ci è stato promesso un documento in merito».
Nell’incontro si è parlato anche della crisi libica, e della necessità di proseguire con il dialogo politico promosso a Ginevra dalle Nazioni Unite anche in vista delle elezioni di fine dicembre e della necessità di un rapido ritiro delle forze straniere dal Paese.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al presidente Usa Joe Biden il suo personale messaggio di cordoglio: «a nome del popolo italiano e mio personale desidero porgere a lei, signor Presidente, e a tutti i cittadini americani le espressioni del più sentito cordoglio per il gravissimo attentato che ieri è costato la vita a 13 militari in servizio presso l’aeroporto di Kabul. In questa tragica circostanza i nostri pensieri vanno innanzitutto alle famiglie delle vittime, alle quali faccio pervenire le sincere condoglianze della Repubblica Italiana, e ai feriti, cui auguriamo un pronto ristabilimento». Poi Mattarella ha concluso: «Roma resta fermamente determinata a contrastare, insieme agli Stati Uniti e agli altri partner internazionali, ogni forma di terrorismo e di violenza fondamentalista, oltre che a fornire assistenza umanitaria all’amico popolo afghano, che continua in queste ore a pagare un altissimo tributo di sangue. Con sentimenti di partecipe solidarietà rinnovo il cordoglio dell’Italia tutta».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA