“Disgustato dalla condanna mediatica”
«Sono disgustato dalla schifezza mediatica che condanna le persone senza che ci sia un giudice o un tribunale a farlo, prima che sia un giudice a provare qualsiasi cosa». Con queste parole il leader Lega Matteo Salvini è intervenuto a Telelombardia sul caso di Luca Morisi. «Luca è una bella persona, è un amico che conosco da una vita. Se ha sbagliato utilizzando personalmente sostanze che io combatto e combatterò finché campo. In un paese civile prima di sputtanare, condannare qualcuno si aspetta che sia la giustizia a fare il suo corso» – ha aggiunto.
Ieri, infatti, è stato reso noto che l’ormai ex social media manager di Matteo Salvini, Luca Morisi, è indagato dalla Procura di Verona per “supposta cessione di sostanza stupefacente“.
Il leader del Carroccio aveva commentato immediatamente l’avvenuto su Facebook: «quando un amico sbaglia e commette un errore che non ti aspetti, e Luca ha fatto male a se stesso più che ad altri, prima ti arrabbi con lui, e di brutto. Ma poi gli allunghi la mano, per aiutarlo a rialzarsi. Amicizia e lealtà per me sono la Vita. Su di me potrai contare. Sempre».
Morisi, che qualche giorno fa aveva presentato le dimissioni dal suo ruolo, è stato indicato ai carabinieri da alcuni giovani in possesso di un liquido ritenuto stupefacente come la persona da cui l’avevano ricevuto. Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, inoltre, i militari avrebbero perquisito la cascina a Belfiore, paesino a 20 chilometri da Verona, in cui Morisi è residente dal 2003, trovando un modesto quantitativo di droga, compatibile con l’uso personale, la cui detenzione fa comunque incorrere nell’illecito amministrativo e nella sanzione. Proprio per questo Morisi è ora iscritto nel registro degli indagati.
Il Corriere della Sera, d’altro canto, sostiene che il controllo dei tre giovani, fatto a Ferragosto, non fosse casuale ma che Morisi fosse sotto osservazione già da diverso tempo.
«Non ho commesso alcun reato, ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo – ha commentato l’ex social media manager leghista. – Chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori a Salvini e a tutta la comunità della Lega a cui ho dedicato gli ultimi anni del mio impegno lavorativo, a mio padre e ai miei familiari, al mio amico di sempre Andrea Paganella a fianco del quale ho avviato la mia attività professionale, a tutte le persone che mi vogliono bene e a me stesso».
«Ho rassegnato il primo settembre le dimissioni dai miei ruoli all’interno della Lega – ha aggiunto, – è un momento molto doloroso della mia vita, rivela fragilità esistenziali irrisolte a cui ho la necessità di dedicare tutto il tempo possibile nel prossimo futuro, contando sul sostegno e sull’affetto delle persone che mi sono più vicine».
Sull’inchiesta, assegnata al pubblico ministero Stefano Aresu, si è espresso il procuratore di Verona, Angela Barbaglio: «si tratta di un fatto banale per quanto riguarda l’autorità giudiziaria. Morisi è iscritto nel registro degli indagati per supposta cessione di sostanza stupefacente, sulla cui natura si attende ancora l’esito delle analisi. Mi risulta che il difensore dell’indagato abbia preso contatto con il pm titolare dell’indagine immagino per parlare degli atti del procedimento».
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA