Il Capo dello Stato sulle tragedie degli ultimi giorni: “il luogo di lavoro deve essere il posto da cui si torna. Sempre”
Ricorre oggi la Giornata nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. Si tratta di una vera ferita sociale in Italia: nei primi 8 mesi del 2021 ci sono stati 772 morti sul lavoro, oltre tre al giorno (leggi l’ultimo caso qui).
Per l’occasione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato stamattina un messaggio al presidente dell’Associazione nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, Zoello Forni.
«La giornata di oggi vuole commemorare coloro che hanno perso la vita o hanno subito infortuni svolgendo la propria attività lavorativa. Una ferita sociale che non trova soluzione, ma purtroppo è sempre in aumento e diventa lacerante ogni volta che si apprendono, come in queste ultime settimane, quotidiani e drammatici aggiornamenti di incidenti avvenuti», ha detto Mattarella, che ha poi fatto riferimento alla Costituzione.
«Nell’articolo 4 riconosce a ‘tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto’. Affinché questo diritto sia effettivamente garantito, uno Stato democratico – ha osservato – deve consentire a ognuno di svolgere la propria attività lavorativa, tutelandone la salute e assicurandone lo svolgimento nella più totale sicurezza».
Per porre rimedio alla situazione, Mattarella spiega che serve rafforzare la cultura della legalità e della prevenzione. «Le leggi ci sono e vanno applicate con inflessibilità. Le vittime degli incidenti sul lavoro sono persone che escono di casa con progetti per il futuro e attività dirette ai loro cari. Il luogo di lavoro deve essere il posto da cui si torna. Sempre».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA