Roma il giorno dopo

Tutti gli esponenti politici condannano quanto avvenuto ieri. Arresti a Milano e a Roma, anche tra i vertici di Forza Nuova

Roma cerca di tornare alla normalità dopo gli scontri avvenuti ieri tra manifestanti no Green Pass e gli agenti di polizia (leggi qui). Tutta la zona del centro storico, e in particolare le sedi istituzionali, è ancora sotto presidio delle forze dell’ordine.

Diverse le persone fermate nella notte: 12 nella Capitale, tra cui alcuni vertici di Forza Nuova. Giuliano Castellino, leader romano, già sotto regime di sorveglianza speciale, è stato portato in Questura per aver violato numerose prescrizioni. Ad egli si aggiunge anche il leader nazionale Roberto Fiore. Al vaglio degli investigatori della Digos ci sono anche le posizioni di altre persone.

Anche a Milano circa 5.000 persone si sono riunite senza autorizzazione per manifestare contro l’obbligo di certificazione verde. Il corteo, che ha percorso le vie del centro fino a piazza San Babila e poi lungo corso Venezia fino a Corso Buenos Aires, ha paralizzato il traffico del capoluogo lombardo, fino a disperdersi intorno alle 21.30. Fonti di polizia hanno reso noto il fermo di quattro persone. La loro posizione è al vaglio per il deferimento all’autorità giudiziaria o per eventuale arresto.

La Cgil, che oggi aprirà tutte le sue sedi, ha organizzato un’assemblea davanti alla sede nazionale, dopo l’assalto di ieri. «Cgil, Cisl e Uil organizzeranno sabato 16 ottobre a Roma una grande manifestazione nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia» – hanno annunciato i segretari generali delle tre Confederazioni, Landini, Sbarra e Bombardieri. 

«La nostra sede nazionale, la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata da Forza Nuova e dal movimento no vax. Abbiamo resistito allora, resisteremo ora e ancora. A tutti ricordiamo che organizzazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte» – ha scritto su Twitter il sindacato. Le parole di Landini hanno trovato piena solidarietà nel capo dello Stato, Sergio Mattarella, e del Governo, Mario Draghi.

Ferma è infatti arrivata la condanna delle figure politiche. «I sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza. Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione – si legge in una nota di Palazzo Chigi. – Il Governo prosegue nel suo impegno per portare a termine la campagna di vaccinazione contro il COVID-19 e ringrazia i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico».

«Lunedì presenteremo una mozione urgente alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti» – ha, invece, annunciato il deputato Pd Emanuele Fiano, davanti alla Camera del lavoro di Milano durante il presidio di solidarietà alla Cgil nazionale. Posizione sostenuta dal segretario del partito che ha twittato: «è l’ora di sciogliere Forza Nuova. Solidarietà alla Cgil e alle forze dell’ordine per gli attacchi  squadristi di oggi. Inaccettabile quel che sta accadendo. Il Paese tutto risponda unito a queste degenerazioni intollerabili».

Dal centrodestra commenta Salvini della Lega, prendendo le distanze da quanto avvenuto: «la violenza non è mai giustificata, non è la mia la soluzione. Non confondiamo la violenza di pochi criminali con le richieste ragionevoli di chi vuole tutelare salute, diritti, libertà e lavoro».

«Mi auguro – commenta, invece, la leader di FdI, Giorgia Meloni – che i responsabili vengano individuati e puniti. Lascia infine sbigottiti la totale mancanza di controllo e prevenzione da parte del ministero dell’Interno. Una gestione pessima che una volta di più conferma l’inadeguatezza del ministro Lamorgese. Quelle delle violenze viste a Rom sono immagini vergognose. Esprimo la mia totale vicinanza alle forze dell’ordine e la piena solidarietà al segretario dalla Cgil, Maurizio Landini. Solidarietà anche a migliaia di manifestanti scesi in piazza per protestare legittimamente contro i provvedimenti del governo e di cui nessuno parlerà per colpa di delinquenti che usano ogni pretesto per mettere in atto violenze gravi e inaccettabili».

Un attacco a cui la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha risposto sostenendo che le forze di polizia “hanno agito con equilibrio e professionalità” in una giornata difficile in cui ci sono stati “intollerabili atti di violenza anche contro sedi delle istituzioni” in cui si è ravvisata una “inquietante carica eversiva“.

Sugli eventi di ieri si sono espressi anche il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, il ministro della Salute Roberto Speranza, la ministra per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA

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