Cgil: oggi la manifestazione

“No ai fascismi” sarà lo slogan che riunirà 50 mila cittadini e decine di associazioni, movimenti e partiti per la manifestazione unitaria dei sindacati

Si è conclusa sulla note di Bella Ciao la manifestazione organizzata a Roma dai sindacati in risposta ai fatti dello scorso sabato (leggi qui).

Il corteo è partito dall’Equilino per arrivare in piazza San Giovanni. Ad aprire è stato il segretario della Cgil, Maurizio Landini. «Questa è una manifestazione che difende la democrazia di tutti. Questo è il tema – ha ribadito. – L’attacco alla Cgil, l’attacco al sindacato è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il Paese. E noi siamo  qui non per difendere qualcuno ma per difendere la democrazia e per estenderla».

«C’è un primo atto che chiediamo, che il Governo faccia, con l’appoggio di tutto il Parlamento: le forze che si richiamano al fascismo e usano atti violenti devono essere sciolte. Dalla solidarietà si deve passare all’azione concreta» – ha aggiunto Landini, chiedendo, dal palco, anche verità e giustizia sul caso di Giulio Regeni (ne abbiamo parlato qui).

«Una giornata importante per una risposta forte, unitaria contro fascismi, estremismi, derive antidemocratiche – ha proseguito il segretario della Cisl, Luigi Sbarra. – Portiamo in piazza le ragioni del lavoro, della partecipazione, valori fondanti della nostra democrazia e della nostra Repubblica. Il mondo del lavoro sarà come sempre un argine. Si proceda velocemente allo scioglimento delle organizzazioni neofasciste e neonaziste».

Il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri ha aggiunto: «in questa piazza c’è la nuova Resistenza. La Resistenza che è quella che ha combattuto il fascismo. Vogliamo riaffermare i valori della democrazia, della partecipazione e rifiuto della violenza».

Arrivato, poi, in piazza San Giovanni anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. «La piazza di oggi – ha detto – è una grande risposta di popolo che sottolinea l’importanza dei nostri valori costituzionali, valori che permettono a tutti di concorrere pacificamente alla vita pubblica, permettono a tutti di esprimere la propria idea ma non con la violenza. Sulla base dei nostri valori costituzionali dobbiamo portare avanti il dibattito politico, il confronto sui temi, anche quando non la si pensa allo stesso modo».

La manifestazione ha coinvolto, secondo la questura, 50 mila persone. Secondo i sindacati, invece, hanno partecipato in 200 mila. Da tutta Italia si sono contati 800 pullman organizzati, 10 treni speciali e voli organizzati ad hoc per i cittadini provenienti dalle isole.

Lo slogan della giornata è stato “Mai più fascismi“, le parole d’ordine “no” ai fascismi e alla violenza, “sì” al lavoro, alla sicurezza e ai diritti. É stata ribadita, inoltre, la richiesta di scioglimento delle organizzazioni neofasciste (ne abbiamo parlato qui), in vista della discussione parlamentare in Senato sulle mozioni proposte da Pd, Leu, M5s e Italia Viva, in programma per mercoledì 20 ottobre (leggi qui).

L’evento ha riunito tutte le forze “sane” del Paese chiamate all’appello. Decine le adesioni di associazioni, movimenti e partiti, da Pd a M5s e Leu, Azione, Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Europa verde.

Tra gli esponenti presenti ci sono stati anche il segretario del Pd, Enrico Letta, e il leader del M5s, Giuseppe Conte. Ma anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, e del Lavoro, Andrea Orlando, oltre alla copresidente di Italia Viva, Teresa Bellanova, e al leader delle Sardine, Mattia Santori.

Dal palco, invece, hanno preso la parola i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.

Ma, come sottolineato da Landini, quella di oggi non voleva essere una manifestazione politica. Soprattutto alla vigilia del ballottaggio per la carica di primo cittadino della Capitale (leggi qui).

«Saremo in piazza non con simboli di partito ma con il tricolore» – ha ribadito anche Letta.

Grande assente, invece, il centrodestra, che si appella al rispetto del silenzio elettorale. Giorgia Meloni, leader di FdI, respinge “il tentativo di scaricare le responsabilità all’unica opposizione“, mentre Matteo Salvini, leader della Lega, sostiene che “la piazza sarà di parte“. Forza Italia, infine, aveva già comunicato che avrebbe partecipato se fosse stata spostata la data.

L’attenzione delle forze dell’ordine su eventuali disordini è stata massima.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA

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