Rust, a Baldwin la pistola era stata consegnata come sicura

Secondo le rivelazioni dei media americani, diversi operatori si erano lamentati degli standard di sicurezza sul set mentre la responsabile del controllo alle armi era una giovane al primo incarico

Quando Alex Baldwin ha ricevuto l’arma che ha ucciso il direttore della fotografia Halyna Hutchins (leggi qui) gli è stato detto che era sicura.

Stando a quanto rivelato sulle indagine in merito all’incidente avvenuto sul set del film western Rust, in un ranch di Santa Fe, a consegnare la pistola all’attore sarebbe stato l’assistente alla regia David Halls, urlando “cold gun”, ignaro quindi secondo gli investigatori che l’arma avesse proiettili veri.

Secondo quanto reso noto dalla Bbc e dal Los Angeles Times, e stando ai documenti che riportano i nomi dei membri della troupe sul luogo, la responsabile del controllo armi era una giovane al suo primo incarico, Hannah Gutierrez Reed. Un’e-mail inviata dall’International Alliance of Theatrical Stage Employees ai suoi membri, inoltre, comunica che la pistola conteneva un “live single round”, ossia un solo colpo.

Al momento, comunque, le armi, le munizioni, le macchine fotografiche, le apparecchiature informatiche e gli abiti indossati dagli attori sono stati sequestrati dagli investigatori. L’indagine, stando a quanto reso noto dall’ufficio dello sceriffo della contea, rimane aperta senza accusati.

Sembrerebbe, in ogni caso, che già nei giorni precedenti al tragico incidente almeno un operatore della troupe si fosse lamentato con un manager di produzione sul mancato rispetto dei protocolli standard di sicurezza, inclusi i controlli sulle armi. Stando a quanto riportato dai media americani, inoltre, lo scorso sabato la controfigura di Baldwin avrebbe sparato accidentalmente due colpi, fortunatamente senza vittime, dopo che gli era stato detto che la pistola non aveva munizioni.

La casa di produzione cinematografica ha, d’altro canto, inviato una nota in cui si legge: «la sicurezza del nostro cast e della troupe è la massima priorità. Ed anche se non siamo stati informati di alcun reclamo ufficiale riguardante la sicurezza di armi o oggetti di scena sul set, condurremo una revisione interna delle nostre procedure, mentre la produzione viene interrotta».

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/AFP

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