
I giudici si sono espressi in merito allo Stato di diritto, accordando la sanzione richiesta dalla Commissione Ue. Il Belgio accusa Varsavia di utilizzare l’Ue come “bancomat” ma di non rispettarne i valori
Sale ancora la tensione tra Varsavia e Bruxelles (leggi qui) sulla questione dello Stato di diritto.
L’ultima mossa dell’Unione europea arriva dalla Corte di Giustizia: la Polonia, infatti, è stata condannata a pagare alla Commissione Ue una penalità di un milione di euro al giorno. La motivazione dietro alla multa è il non aver sospeso l’applicazione delle disposizioni nazionali relative alle competenze della Camera disciplinare della Corte Suprema.
Con la sentenza, i giudici europei hanno voluto sottolineare la necessità di difesa dei valori “sui quali l’Unione europea è fondata, in particolare quello dello Stato di diritto“.
La richiesta della sanzione era arrivata dalla stessa Commissione dopo che la Polonia aveva ignorato le misure provvisorie di “sospendere immediatamente” il sistema di disciplina giudiziaria, ordinate il 14 luglio scorso dalla Corte. Misure il cui rispetto “è necessario al fine di evitare un pregiudizio grave e irreparabile all’ordine giuridico dell’Unione“.
Anche il Belgio, nel frattempo, si schiera dalla parte dell’Unione europea. «Non puoi intascare tutti i soldi ma rifiutare i valori» – ha infatti detto il primo ministro Alexander De Croo, rivolgendosi al primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, accusato inoltre di giocare “con il fuoco quando ha fatto la guerra con i colleghi europei per ragioni di politica interna“.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA