
Johnson apre la CoP26 e cita gli 007: “dobbiamo salvare la Terra”. Draghi: “i giovani giudicheranno le nostre azioni”
Il premier britannico Boris Johnson invoca l’immagine di James Bond per salvare la Terra dal pericolo dei cambiamenti climatico. Aprendo i lavori della CoP26, di fronte a circa 120 leader del mondo in Scozia, Johnson avverte tuttavia che “questo non è un film“, che la minaccia “è reale“, che “l’orologio corre in modo furioso” e che le emissioni di carbonio continuano ad aumentare: di qui l’appello ad agire ora, prima che sia “troppo tardi“.
Boris Johnson si rifà alle parole di Greta Thunberg e afferma che dopo l’Accordo di Parigi del 2015 il mondo ha fatto troppe parole e pochi fatti sul fronte della lotta al cambiamento climatico. «Ora è il momento di agire – insiste, richiamando l’obiettivo di fermare il surriscaldamento della Terra sotto il tetto di 1,5 gradi. – Le tecnologie, le idee, i finanziamenti ci sono, ma serve la buona volontà. Facciamo sì che questa conferenza sia l’inizio d’una marcia per disinnescare la bomba, l’inizio della fine del cambiamento climatico se no le future generazioni non ci perdoneranno».
Ha usato un tono allarmista anche il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres che ha detto: «stiamo ancora andando verso il disastro climatico. I giovani lo sanno. Ogni Paese lo vede. I piccoli stati insulari in via di sviluppo lo stanno vivendo. Per loro, il fallimento non è una possibilità. Il fallimento è una condanna a morte». Ha ricordato che gli ultimi rapporti sul clima hanno mostrato la previsione di un disastroso aumento di 2,7 gradi per poi lanciare una serie di moniti: «basta brutalizzare la biodiversità. Basta ucciderci con il carbonio. Basta trattare la natura come fosse un bagno. Basta bruciare, perforare e scavare più a fondo. Stiamo scavando le nostre stesse tombe».
Si parla di una vera e propria guerra per il principe Carlo. «Il mondo deve mettersi in una disposizione di spirito bellica, da ultima spiaggia, di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici che incombono sul pianeta – ha detto nel suo discorso alla CoP26. – Dobbiamo metterci sul piede di guerra». Ha richiamato un paragone con la pandemia da Covid che ha dimostrato quanto “devastante” possa essere una crisi globale non senza aggiungere che il surriscaldamento della Terra rischia di essere un pericolo “ancor più grave” e micidiale per il futuro dell’umanità. Nel suo discorso torna poi l’appello alla collaborazione fra il pubblico e il settore privato per finanziare la transizione verso il dopo carbonio e un’economia più sostenibile.
Sull’argomento è intervenuto anche il premier italiano Mario Draghi. «I discorsi che abbiamo appena ascoltato mi hanno colpito profondamente. Negli ultimi anni, i giovani ci hanno reso un servizio portando il tema del clima al centro del nostro dibattito politico. I giovani sono stati al centro del Vertice Pre-COP di Milano. A Glasgow, noi dobbiamo renderli orgogliosi – ha detto alla cerimonia di apertura. – Il cambiamento climatico ha anche gravi ripercussioni sulla pace e la sicurezza globali. Può esaurire le risorse naturali e aggravare le tensioni sociali. Può portare a nuovi flussi migratori e contribuire al terrorismo e alla criminalità organizzata. Il cambiamento climatico può dividerci. Ora, qui alla COP26 dobbiamo andare oltre, molto più di quanto abbiamo fatto al G20. Dobbiamo accelerare il nostro impegno per contenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5 gradi. Dobbiamo basarci sull’accordo del G20 e agire in modo più rapido e deciso. Le generazioni future ci giudicheranno per ciò che otteniamo o che non riusciamo a raggiungere. Dobbiamo coinvolgerli, ascoltarli e, soprattutto, imparare da loro».
Per Joe Biden “questo è il decennio decisivo sul clima, e la finestra si sta chiudendo rapidamente“. «Glasgow dee dare il calcio di inizio al cambiamento – ha detto il presidente degli Stati Uniti intervenendo alla Cop 26. – Nella lotta ai cambiamenti climatici nessuno può farcela da solo, agire è nell’interesse di tutti. Dobbiamo investire nell’energia pulita, ed è quello che faremo negli Usa, ridurremo le emissioni entro il 2030». Biden ha chiesto anche pubblicamente scusa per la decisione del suo predecessore Trump di ritirare gli Usa dall’accordo di Parigi. «Faremo la nostra parte per ridurre le emissioni», ha aggiunto.
Il presidente cinese Xi Jinping ha invitato tutte le parti a “intraprendere azioni più forti per affrontare insieme la sfida climatica“. Nella sua dichiarazione scritta inviata ai leader ha sottolineato che attualmente gli effetti negativi del global warming “sono sempre più evidenti” e che “l’urgenza di un’azione globale continua a crescere“.
Dal canto suo il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto ai “grandi produttori di emissioni” di fare di più per lottare contro i cambiamenti climatici.
Sul riscaldamento globale, in occasione della Cop26, è stato diffuso un recentissimo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale, secondo cui la temperatura registrata è stata la più alta da quando ci sono rilevazioni scientifiche. Il 2021 si piazzerà tra il quinto e il settimo posto della classifica. Il livello degli oceani ha cominciato ad alzarsi più velocemente a partire dal 2013: da 2,1 millimetri all’anno tra il 1993 e il 2002 a 4,4 millimetri all’anno tra il 2013 e il 2021.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA