
La Corte, tuttavia, mette in luce “anomalie” e “zone d’ombra” sull’accaduto e sul processo
Per la Cassazione non ci sono dubbi che l’attentato al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta sia di “paternità mafiosa” (leggi qui). Così si legge nelle motivazioni sulla conferma delle condanne per i boss Madonia e Tutino, oltre che di due finti pentiti che avrebbero, invece, calunniato altri collaboratori e persone innocenti.
Tuttavia, la Corte ammette delle “anomalie“, come il coinvolgimento del Sisde, e “zone d’ombra“, ad esempio l’agenda scomparsa del magistrato.
E ancora: nonostante gli “abnormi inquinamenti delle prove” il processo sulla trattativa Stato-mafia non presenterebbe “nuovi scenari” ma si confermerebbe di “sostanziale neutralità“.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA