Collaboratore di giustizia ma truffatore seriale: condannato

L’uomo avrebbe intascato un anticipo di 70mila euro per la vendita di una villa, mai compiuta

Un collaboratore di giustizia è stato condannato dal Tribunale di Palermo a un anno di carcere con pena sospesa per truffa. Il giudice ha accolto la tesi dell’accusa per la quale nel 2013 Giorgio Girgenti avrebbe intascato un anticipo di 70mila euro per la vendita di una villa che però non si sarebbe mai compiuta. L’uomo è stato condannato anche a risarcire la vittima.

Girgenti è collaboratore di giustizia nell’ambito delle indagini dei Carabinieri del Ros sul clan di Santa Maria di Gesù. Grazie alle sue denunce gli inquirenti hanno potuto ricostruire parte dell’operato della cosca con nomi e assegni bancari; lo scorso dicembre le indagini hanno portato all’arresto di 7 persone vicine al clan.

Al momento l’uomo è coinvolto in altri due procedimenti, sempre per truffa, a Palermo e a Termini Imerese. Fra le vittime dei suoi raggiri nel capoluogo ci sarebbe anche il portiere del Palermo Federico Agliardi, che si era rivolto a Girgenti per comprare una casa; anche in quel caso, l’indagato era sparito dopo aver incassato l’anticipo. Le truffe di Girgenti hanno coinvolto anche un gruppo di inglesi, fra medici e avvocati.

A Termini Imerese Girgenti è indagato insieme ad altre tre persone per truffe immobiliari, con la stessa modalità: in questo caso le vittime sono 15 acquirenti che hanno perso due milioni di euro consegnati come anticipo al presunto mediatore.

di: Marianna MANCINI

FOTO: SHUTTERSTOCK

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