
Alimentari, sanitari, farmacie, parafarmacie, carburanti e ottiche sarebbero esclusi dell’obbligo di Green Pass
Il Governo è a lavoro su un nuovo dpcm che andrebbe a delineare una lista, “non troppo lunga” stando alle indiscrezioni, di tipologie di negozi “pass free”, ovvero in cui non sarebbe obbligatorio esporre il Green Pass.
Stando a quanto noto fino ad ora, tra questi ci sarebbero i negozi di prodotti alimentari e sanitari, ma anche i negozi di ottica, insieme a farmacie, parafarmacie, negozi di pellet o legna per il riscaldamento, di cibo o articoli per la cura degli animali.
Nel stilare la lista, è ancora in corso la valutazione di un’eventuale differenza tra attività al chiuso e all’aperto “per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona” solo nell’ambito delle attività al chiuso, in particolare in merito a edicole e tabaccai. Sarebbero, quindi, privi di obbligo i chioschi e i distributori automatici mentre il certificato verrebbe richiesto in librerie, negozi che vendono giornali e articoli di cartoleria.
Lo stesso criterio sarebbe seguito per gli acquisti presso i mercati, gli ambulanti e i distributori di benzina.
Su proposta del Mise, inoltre, il decreto potrebbe includere delle clausole che garantiscano gli acquisti in assenza di Green Pass in situazione di urgenza ed emergenza. Resta il nodo dei centri commerciali.
di: Alessia MALCAUS
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