
Durante l’udienza generale il Pontefice ha rivolto il suo pensiero anche ai lavoratori di Air Italy e alle popolazione delle isole di Tonga
Papa Francesco ha dedicato l’udienza generale di oggi nell’Aula Paolo VI alla figura di San Giuseppe, padre della tenerezza, e all’importanza di una “rivoluzione della tenerezza“.
«Senza – ha detto – rischiamo di rimanere imprigionati in una giustizia che non permette di rialzarsi facilmente e che confonde la redenzione con la punizione. Per questo, oggi voglio ricordare in modo particolare i nostri fratelli e le nostre sorelle che sono in carcere. È giusto che chi ha sbagliato paghi per il proprio errore, ma è altrettanto giusto che chi ha sbagliato possa redimersi dal proprio errore. Non possono esserci condanne senza finestre di speranza. Qualsiasi condanna ha sempre una finestra di speranza. Pensiamo ai nostri fratelli e alle nostre sorelle carcerati, e pensiamo alla tenerezza di Dio per loro e preghiamo per loro, perché trovino in quella finestra di speranza una via di uscita verso una vita migliore».
In chiusura, il Pontefice si è rivolto ai dipendenti di Air Italy dicendo: «auspico che la loro situazione lavorativa possa trovare una positiva soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie. È importante custodire i diritti lavorativi di tutti» – ha aggiunto, tornando a parlare del tema del lavoro (leggi qui).
Infine, ha rivolto il suo pensiero “alle popolazioni delle isole di Tonga colpite nei giorni scorsi dall’eruzione del vulcano sottomarino che ha causato ingenti danni materiali” (leggi qui). «Sono spiritualmente vicino a tutte le persone provate, implorando a Dio sollievo nella loro sofferenza. Invito tutti ad unirsi a me nella preghiera per questi fratelli e sorelle» – sono state le sue parole.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: PIXABAY
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