Biden-Putin: “dialogo ma pronti a tutto”

Il Presidente Usa continua a lavorare ai canali diplomatici ma rimane aperto anche “ad altri scenari”. Il Cremlino definisce “assurde” le illazioni riguardo una presunta invasione dell’Ucraina

Nuovo colloquio telefonico tra il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Presidente russo Vladimir Putin in merito alla crisi ucraina (leggi qui). Un incontro a distanza che, però, non ha portato ad alcuna novità sostanziale.

La telefonata è durata un’ora e due minuti. Biden era a Camp David, dove ha utilizzato una linea di comunicazione sicura per il collegamento con Mosca. Insieme a lui c’è parte del suo staff per la sicurezza nazionale. 

Il presidente Usa è stato chiaro e deciso nei confronti di Putin, affermando che se la Russia dovesse invadere l’Ucraina “la pagherà cara”. Lo ha riferito la Casa Bianca.

Biden ha assicurato al capo del Cremlino che si continua a lavorare ai canali diplomatici, ma ha anche aggiunto di essere pronto, con gli alleati e i partner, “anche ad altri scenari”

Nel frattempo l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell ha fatto sapere che la missione diplomatica Ue e quelle degli Stati membri non stanno chiudendo.

«Restano a Kiev e continuano ad essere operative e a supportare le autorità ucraine. Stiamo calibrando lo staff diplomatico al nuovo contesto di sicurezza. Ribadiamo che ogni ulteriore aggressione militare all’Ucraina avrebbe risposte severe ed estese conseguenze» ha dichiarato Borrell.

Arriva, poi, anche la versione del Cremlino. Nella sua telefonata con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha “negato che la Russia abbia intenzione di invadere l’Ucraina”. Lo riferisce la CNN, citando fonti del dipartimento di Stato. Blinken ha detto che la via della diplomazia resta aperta.

Dal Cremlino, inoltre, fanno sapere che nella loro telefonata Putin e Biden hanno concordato di proseguire il dialogo sulla crisi in Ucraina e che, quindi, “l’isteria americana sulla vicenda è giunta al suo “apogeo”. Mosca definisce “assurde” le illazioni riguardo un’invasione. «Gli americani stanno ingrossando in modo artificioso l’isteria sulla cosiddetta invasione russa pianificata, nominando persino le date di questa invasione, e parallelamente, insieme agli alleati, stanno pompando i muscoli militari dell’Ucraina» ha dichiarato l’assistente diplomatico di Vladimir Putin, Yuri Ushakov. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha respinto ogni ipotesi di attacco da parte di Mosca.

Il Pentagono nega che un sottomarino americano sia entrato in acque russe. Lo riporta l’agenzia Bloomberg. Nelle ultime ore Mosca aveva detto di averne intercettato uno nelle sue acque territoriali nell’Oceano Pacifico.

Anche Viktor Orban si è espresso. Il primo ministro ungherese ha affermato che un’invasione russa dell’Ucraina potrebbe spingere centinaia di migliaia di rifugiati ucraini a fuggire, attraverso il confine, in Ungheria.

Il leader di destra ha sollecitato una soluzione pacifica alle crescenti tensioni in Europa e ha, poi, dichiarato, di essere contrario ai piani dell’Unione europea di utilizzare sanzioni contro la Russia come deterrente.

Nel frattempo il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha confermato la sua visita in Russia prevista martedì nonostante le forti tensioni sull’Ucraina. Secondo alcuni analisti, gli Usa hanno fatto pressioni sul presidente affinché cancellasse la visita.

«Sono stato invitato dal presidente Putin, il Brasile dipende in gran parte dai fertilizzanti russi» ha spiegato Bolsonaro in una intervista radiofonica aggiungendo: «chiediamo a Dio che regni la pace nel mondo per il bene di tutti».

Al centro della visita di Bolsonaro vi saranno le relazioni commerciali bilaterali. Il capo dello Stato carioca sarà accompagnato da diversi ministri per discutere una serie di temi, compresi l’energia, l’agricoltura e la difesa. Washington teme che la trasferta a Mosca venga percepita come un segno del sostegno del Brasile alla Russia nella crisi ucraina. 

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/ADAM SCHULTZ/THE WHITE HOUSE

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