
Il libro “Uguali per Costituzione” porta la firma del presidente della Repubblica alla prefazione. “I principi fondamentali della Costituzione il nostro patrimonio più prezioso”
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al suo secondo mandato, ha firmato la prefazione del libro Uguali per Costituzione. Storia di un’utopia incompiuta dal 1948 a oggi di Ernesto Maria Ruffini.
«Ognuno di noi come singolo cittadino e tutti insieme come comunità dobbiamo sentire la responsabilità di continuare a tessere la tela dell’uguaglianza con il filo che ci è stato consegnato dalle generazioni che ci hanno preceduto» – si legge nel testo pubblicato dal Corriere della Sera.
«Le leggi da sole non bastano – scrive ancora Mattarella. – Le parole scritte nelle raccolte legislative rischiano di rimanere fissate solo sulla carta se non sono anche accompagnate dalla capacità di ognuno di fare il proprio dovere, di sentirsi parte di una comunità. I segni e i semi lasciati nella nostra storia dai principi fondamentali della Carta costituzionale rappresentano tuttora il nostro patrimonio più prezioso».
Il capo dello Stato aggiunge: «il saggio di Ruffini è il racconto di come noi italiani siamo stati capaci di riempire di contenuto e spessore una parola speciale, impegnativa: uguaglianza. E passo dopo passo, ci riporta al momento in cui l’Italia usciva dalla tragedia della dittatura e della guerra e, nella libertà, cominciava a costruire la sua nuova democrazia».
«Non sempre è stato un cammino facile. Semmai, a volte, faticoso. Di certo inarrestabile, anche se per molti aspetti ancora incompleto. Capace di porsi nuovi traguardi, da raggiungere insieme – sottolinea Mattarella. – Abbiamo raccolto da quella straordinaria stagione un’eredità che dobbiamo a nostra volta consegnare alle nuove generazioni».
Ancora il presidente ricorda come nel leggere i resoconti parlamentari dei dibattiti sulle principali leggi, “vediamo lo straordinario viaggio della nostra democrazia e cogliamo lo sguardo attento dei cittadini che chiedono al Parlamento di dare vita ai principi costituzionali“. «Comprendiamo il ruolo della Corte costituzionale chiamata a garantire la piena osservanza della nostra Costituzione. E intuiamo anche come sia responsabilità di ognuno proseguire il cammino» – conclude Mattarella.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/ROBERTO MONALDO