Raid russi: a Mykolaiv 80 corpi estratti dalle macerie

L’attacco a Mykolaiv ha provocato 45 morti, altri 9 a Zaporizhzhia. Oggi aperto il corridoio umanitario da Lugansk

Le sirene anti-aeree sono tornate a suonare a Leopoli: l’allarme è scattato questa mattina alle 11.30 ora locale invitando i cittadini, molti dei quali affollavano le strade del centro storico, a trovare rifugio.

Sale a 112 il bilancio dei bambini morti dall’inizio del conflitto in Ucraina, oltre i 140 rimasti feriti. Lo riferisce il Governo di Kiev. A Zaporizhzhia, invece, gli ultimi bombardamenti hanno ucciso 9 persone, ferendone altre 17. Lo rende noto il vicesindaco, Anatoliy Kurtiev, riportando l’introduzione del coprifuoco per 38 ore.

La conta delle vittime del bombardamento russo di venerdì ai danni di una base militare ucraina a Mykolaiv, nel sud del Paese, si aggrava: da “almeno 45 morti“, come aveva riportato il fotoreporter svedese Niclas Hammarstrom, sale a 80 corpi estratti dalle macerie. A riferirlo è il reporter belga Robin Ramaekers per l’emittente pubblica fiamminga VTM, ripreso dalla Bbc. “Molti altri” corpi sarebbero ancora sotterrati.

Alle ore 9 di questa mattina è stato aperto un corridoio umanitario per evacuare i civili dalla regione di Lugansk. Lo annuncia il governatore Serhiy Gaiday su Telegram, citato dalla Cnn: «aspettiamo le 9 perché tacciano le armi e si cominci l’evacuazione dei residenti della regione e per portare acqua, cibo e medicinali e coloro che restano».

L’esercito russo, citato dalla Bbc, intanto ha annunciato di aver ucciso un altro generale russo. Si tratterebbe del generale Andrei Mordvichev, morto a Chernobayevka sotto i colpi dell’artiglieria. I tecnici ucraini, inoltre, sono riusciti a ripristinare una delle tre linee elettriche che alimenta la centrale nucleare di Zaporizhzhia, nei pressi di Enerhodar, dopo che i bombardamenti russi avevano danneggiato la fornitura. La centrale, una delle più grandi d’Europa, resta sotto il controllo di Mosca.

Il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia di stampa Ria, invece, ha riferito di aver usato “missili ipersonici Kinzhal” su un deposito sotterraneo di missili ucraini “nella regione di Ivano-Frankivsk“.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/ATEF SAFADI

Rispondi