Giornata Mondiale dell’Acqua: la situazione è critica

I rischi legati alla siccità e l’insicurezza idrica sono ormai all’ordine del giorno in molte aree del mondo

Quattro miliardi di persone nel mondo vivono una grave carenza d’acqua per almeno un mese all’anno. È quanto emerge dal report del Wwf L’Ultima goccia. Crisi e soluzioni del prosciugamento climatico pubblicato in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.

Tra queste, circa 700 milioni vivono periodi di siccità più lunghi rispetto al 1950. La situazione sembra essere destinata a peggiorare: i rischi della siccità, infatti, aumenteranno nel corso del secolo e la popolazione globale esposta al rischio aumenterà dal 3% all’8%.

Tra le aeree del mondo che soffrono di più per la crisi idrica c’è il Continente africano, dove 500 milioni di persone in almeno 19 Stati vivono in stato di grande insicurezza. A renderlo noto è l’United Nations University Institute for Water, Environment and Health (UNU-INWEH). Tra gli indicatori analizzati per valutare lo stato del progresso nei 54 Paesi africani ci sono la disponibilità di acqua potabile (che varia da un tasso del 99% in Egitto al 37% nella Repubblica centrafricana), la possibilità di usufruire di servizi igienici, la disponibilità di acqua pro capite, il trattamento delle acque reflue e la dipendenza dall’acqua dalle nazioni vicine. «I livelli di sicurezza idrica in Africa sono bassi» – commenta Grace Oluwasanya, a capo del team di analisi.

Lo studio del Wwf, che vuole fornire un quadro generale della crisi idrica in corso nel mondo, inoltre, rileva che tra il 1970 e il 2019, il 7% degli eventi catastrofici sono stati legati alla siccità e hanno causato il 34% delle morti legate ai disastri. Dal punto di vista economico, nello stesso arco di tempo, le inondazioni hanno causato il 31% di tutte le perdite economiche.

La siccità e l’eccesso d’acqua, infatti, hanno forti influenza su due importanti settori economici: l’agricoltura e l’energia. Tra il 1983 e il 2009, circa tre quarti delle aree coltivate globali hanno subito perdite di produzione pari a 166 miliardi di dollari: dati che evidenziano con sempre più urgenza la necessità di rivedere la gestione delle risorse idriche. La scarsità d’acqua, imputabile anche a una perdita massiva dei ghiacciai, viene infatti riscontrata anche in aeree del mondo storicamente ricche d’acqua. A livello energetico, e in particolare nei settori termoelettrico e idroelettrico, si registra una riduzione dal 4% al 5% dei tassi di utilizzo delle installazioni durante gli anni di siccità nel confronto con i valori medi a lungo termine dagli anni Ottanta.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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