Zelensky: “è necessario un embargo totale su petrolio e gas”. Scholz: “Putin responsabile di crimini di guerra”. La Russia chiude le sedi locali di Amnesty International e Human Rights Watch.
Continua la guerra in Ucraina. È iniziato l’incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell. Lo riferisce in una nota il Governo di Kiev. «I negoziati si svolgeranno in una cerchia ristretta, dopodiché il capo di Stato e i rappresentanti dell’Ue rilasceranno dichiarazioni ai media ucraini e stranieri e risponderanno alle loro domande» ha precisato l’ufficio di presidenza di Zelensky.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è recata a Bucha insieme all’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. In un tweet, la presidente esprime ancora vicinanza alla popolazione ucraina: «è stato importante iniziare la visita da Bucha perché a Bucha la nostra umanità è stata distrutta. Il mio messaggio al popolo ucraino è questo: i responsabili di queste atrocità dovranno risponderne alla giustizia, la vostra battaglia è la nostra battaglia. I oggi sono a Kiev per dirvi che l’Europa è al vostro fianco».
La presidente von der Leyen ha poi consegnato a Zelensky il questionario per l’adesione dell’Ucraina all’Ue. «Io sono profondamente convinta che l’Ucraina vincerà questa guerra, che vinceranno la libertà e la democrazia. Noi lavoreremo assieme all’Ucraina per ricostruirla, con investimenti e riforme. E tutto questo formerà il percorso dell’Ucraina verso l’Ue» ha affermato von der Leyen.
«Compliremo il questionario di adesione all’Ue in una settimana» ha dichiarato il presidente Zelensky. Borrell ha poi riferito al leader ucraino che il Paese ricever altre armi. «Presidente, lei ha avuto tanti applausi ma ha bisogno di armi, noi faremo di tutto per farle avere le armi per vincere questa guerra» ha detto l’Alto Rappresentante.
«La nostra delegazione tornerà a Kiev. Credo che sia un’importante notizia da annunciare oggi. L’Ue torna a Kiev e sono sicuro che altre delegazioni e ambasciate di Stati membri ci seguiranno» ha poi affermato Borrell.
In un video pubblicato su Telegram, Zelensky ha dichiarato: «ho parlato anche dei prossimi passi con i rappresentanti dell’Ue per fare pressione sulla Russia. Le sanzioni attuale non bastano, è necessario un embargo totale sul petrolio e gas. L’export energetico è quello che assicura la maggior parte dei profitti e permette alla dirigenza russa di credere di non essere puniti».
La Russia ha chiuso le sedi locali di Amnesty international e Human Rights Watch. Lo ha reso noto il ministero della Giustizia di Mosca. Le rappresentanze locali delle omg “sono state escluse dal registro ufficiale delle organizzazioni non governative straniere perché hanno violato la legge russa”, si legge in comunicato del ministero della giustizia.
Gli Stati Uniti hanno indicazioni secondo cui la Russia starebbe cercando di reclutare “più di 60.000 soldati” tra coscritti e riservisti per potenziare le proprie forze di invasione. A dichiararlo è stato un alto funzionario della Difesa statunitense citato dalla CNN. «Resta da vedere quanto successo otterrà la Russia nel raggiungimento del suo obiettivo, quanto addestramento avranno ricevuto quelle forze o dove verranno inviate. Non è stata constatata la presenza di “rinforzi bene addestrati ed armati” pronti a rafforzare i gruppi tattici delle forze russe. Per quanto riguarda le sue attuali capacità, la Russia è ora sotto l’85% del potenziale di combattimento che aveva accumulato e schierato prima dell’invasione a febbraio» ha dichiarato l’alto funzionario, precisando che la percentuale include una varietà di fattori, dal numero di carri armati, agli aerei da combattimento, ai missili e alle truppe.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in una conferenza stampa congiunta con il premier britannico Boris Johnson, ha dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin è responsabile di crimini di guerra. «Uccidere civili è un crimine di guerra e il presidente russo ha la responsabilità di questi crimini di guerra. Boris Johnson ed io condividiamo questa valutazione. Chiedo nuovamente alla Russia di concordare finalmente un cessate il fuoco e di ritirare le sue truppe. Questa guerra deve cessare immediatamente» ha aggiunto il cancelliere, condannando l’attacco alla stazione ferroviaria di Kramatorsk.
Dura condanna dell’attacco a Kramatorsk anche da parte del ministro delle finanze francese Bruno Le Maire, che ha definito quanto accaduto un “massacro” e e ha affermato che i responsabili devono essere “identificati, perseguiti e possibilmente condannati per questi crimini”. Durante un’intervista alla CNN, il ministro ha dichiarato che la Francia sarebbe pronta a “mettere al bando il petrolio russo”.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/UKRANIAN PRESIDENTIAL PRESS SERVICE
