Vince anche a Valencia. Il valore di una storica impresa in un torneo con il futuro segnato dall’emergenza sanitaria
Anche ieri, alle due del pomeriggio, nella piazza del Municipio di Valencia è andata in scena la «mascletà». In tempo di Fallas, è il rumorosissimo spettacolo quotidiano di botti e fuochi di artificio per migliaia di locali e di turisti richiamati da una delle feste più popolari di Spagna. Tutti belli pigiati, come sempre. Come se il coronavirus non cominciasse a essere un’emergenza anche da quelle parti, visto che i contagiati nella Comunità Valenciana ieri sono saliti a 63. Folla incurante, qualche ora dopo, anche attorno al «Mestalla». Tifosi tenuti fuori da uno stadio con le porte chiuse, ma che hanno comunque provato a spingere la loro squadra verso un’impresa disperata. Imprudenza vana. Perché l’Atalanta ha allungato la sua favola di Champions ed è approdata, da debuttante, nel G8.
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