Mostra del cinema di Venezia: alla francese Diwan il Leone d’Oro

L’italiano Paolo Sorrentino viene premiato con il Leone d’Argento – Gran premio della giuria per “È stata la mano di Dio”

Si è conclusa la la 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (leggi qui). Ieri sera si è tenuta la consegna del Leone d’Oro, consegnato alla pellicola francese L’événement di Audrey Diwan. L’ambito premio è stato assegnato dalla giuria presieduta da Bong Joon Ho e composta da Saverio Costanzo, Virginie Efira, Cynthia Erivo, Sarah Gadon, Alexander Nanau e Chloé Zhao.

Il film racconta la storia, ambientata nella Francia degli anni Sessanta, di una giovane e brillante studentesse universitaria, interpretata da Anamaria Vartolomei, determinata ad abortire per seguire la sua strada, consapevole che il gesto le potrebbe causare la prigione e la vergogna del suo ambiente.

La serata è stata aperta, come da tradizione, dalla madrina della kermesse, Serena Rossi. Dopo aver ricordato i premi già consegnati, i Leoni alla carriera a Roberto Benigni e Jamie Lee Curtis, ha proceduto con le premiazioni.

Il premio Orizzonti Extra è stato assegnato alla pellicola finlandese Il cieco che non voleva vedere il Titanic, consegnato da Roberta Armani. Per la sezione Venice VR Expanded, Le bal de Paris di Blanca Li ottiene il premio per la miglior esperienza in realtà virtuale, mentre quello per la miglior storia raccontata con la realtà virtuale va a David Adler per End of Night. Il titolo di miglior opera VR è Goliath: Playing With Reality di Barry Gene e May Abdalla.

Si passa alla giuria Opera Prima Luigi De Laurentis, presieduta da Umberto Pasolini. A vincere il Leone del futuro è Imaculat di Monica Stan e George Chiper-Lillemark.

Arriva poi il turno della giuria della sezione Orizzonti. Il primo premio è quello per il miglior cortometraggio, assegnato a Los Huesos, di Cristobal Leon e Joaquin Cocina. Peter Kerekes e Ivan Ostrochovsky vincono il premio per la miglior sceneggiatura per il film 107 Mothers. Miglior attore è il cambogiano Piseth Chhun, protagonista del film White Building, mentre miglior attrice è Laure Calamy per A Plein Temps, che si porta a casa anche il premio per la miglior regia di Eric Gravel. Il Premio Speciale della Giuria Orizzonti viene, invece, assegnato a El Gran Movimiento di Kiro Russo. L’ultimo premio della sezione Orizzonti è quello per il miglior film, vinto da Pilgrims di Laurynas Bareisa.

Arriva poi il momento della giuria del concorso ufficiale che assegna: il Premio Marcello Mastroianni per il miglior attore esordiente va all’italiano Filippo Scotti, protagonista del film È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino. Ancora Italia con Il buco, di Michelangelo Frammartino, che porta a casa Il Premio Speciale della Giuria. Maggie Gyllenhall, regista esordiente con The Lost Daughter, vince il premio per la miglior sceneggiatura. 

La Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile è di John Arcilla per il film On the job: the missing 8, di Erik Matti. Il corrispettivo femminile va, invece, a Penelope Cruz, protagonista di Madres Paralelas, il film di Pedro Almodovar che ha aperto la Mostra.  

Chiude la premiazione il momento più atteso dell’intera kermesse. Il Leone d’argento per la miglior regia viene assegnato a Jane Campion, per The Power of the Dog. Paolo Sorrentino, con È stata la mano di Dio porta a casa l’altro Leone d’argento, quello per il Gran Premio della giuria. Infine il Leone d’oro che premia, all’unanimità, la pellicola di Audrey Diwan.   

di: Alessia MALCAUS

FOTO: REUTERS/Yara Nardi

   

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