Si tiene sotto controllo lo spostamento della nube sul Mediterraneo: è allerta per Sicilia e Sardegna
Sembrava essersi interrotta (leggi qui) l’eruzione del vulcano Cumbre Vieja, sull’isola di La Palma, alle Canarie, e invece va avanti.
È ormai dal 19 settembre che il complesso vulcanico erutta mentre la lava ha ormai raggiunto l’Oceano. «La colata di lava ha raggiunto il mare a Playa Nueva» – si legge, infatti, in un tweet dell’Istituto vulcanologico delle Canarie (Involcan).
La lava che si sta riversando nell’Oceano, inoltre, ha provocato la formazione di una piramide di oltre 50 metri. Lo ha riferito il gruppo Marine Geosciences dell’Istituto spagnolo di oceanografia, sul suo account Twitter: «osserviamo in diretta l’avanzata dalla lava ai piedi della scogliera costiera che provengono dal flusso meridionale del vulcano La Palma. Si sta generando un imponente deposito alto più di 50 metri».
Si temono, dunque, possibili esplosioni dovute al contatto tra il materiali vulcanico e l’acqua. Fino a questo momento, tuttavia, la televisione regionale ha riferito solo di fumo nero ma si sono registrate anche intense emanazioni di gas.
Dagli ultimi dati resi noti dal sistema europeo Copernicus, inoltre, l’eruzione ha già distrutto 589 edifici e 21 chilometri di strade, coprendo 258 ettari di terreno.
Nel frattempo la nube causata dall’evento ha raggiunto la Sicilia: la nube di polveri e gas con all’interno diverse sostanze potenzialmente pericolose, tra le quali il biossido di zolfo, sta infatti attraversando ad alta quota il Mediterraneo.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/EPA