
Il Belpaese perde tre posizioni nella classifica annuale presentata alla Cop26. Pesano il lento sviluppo delle rinnovabili e la politica climatica internazionale
L’Italia è al 30esimo posto nella classifica dei 63 Paesi, a cui si aggiunge l’Ue, nella lotta al cambiamento climatico.
Il Climate Change Performance Index 2022, rapporto annuale delle Ong Germanwatch, Can (Climate action network) e NewClimate Institute in collaborazione con l’italiana Legambiente, è stato presentato oggi alla Cop26 di Glasgow (leggi qui).
Rispetto all’anno precedente, il Belpaese perde ben tre posizioni. A pesare sono il rallentamento dello sviluppo delle rinnovabili (34esimo posto nella classifica di settore) e una bassa performance nella politica climatica nazionale.
Si spera che il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) possa influire positivamente con l’obiettivo di riduzione delle emissioni a livello di economia del 51% entro il 2030.
Per quanto riguarda gli altri Paesi: al quarto, quinto e sesto posto si trovano Danimarca, Svezia e Norvegia. In fondo alla classifica, invece, Arabia Saudita, Canada, Australia e Russia. Se da un lato ha influenza positiva lo sviluppo delle rinnovabili, dall’altro l’esportazione e l’utilizzo di combustibili fossili.
Il podio, infine, rimane vuoto. Nessun Paese, infatti, ha raggiunto la performance necessaria per contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi centigradi.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO