Ucraina, Di Maio presiede riunione alla Farnesina

La Cina si apre a un colloquio Russia-Ucraina per risolvere il conflitto ma si astiene dal voto alla risoluzione Onu che chiede il ritiro delle truppe. Oggi leader polacco, lituano e tedesco si incontrano per discutere le sanzioni alla Russia

In questo momento la Farnesina è teatro di una riunione di coordinamento diplomatico, presieduta dal ministro Luigi Di Maio e che vede la partecipazione dell’ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Corviale di Roma ha sottolineato intanto la necessità di affermare il rispetto tra Stati. «Se i bambini apprendono questo criterio, di collaborare, questo consente loro in futuro di essere protagonisti in senso positivo. Rispettatevi sempre tra di voi. Rispetto per tutti e collaborazione. Non perdete questo modo di rispettarvi e non perdete la fiducia perché se si afferma anche nella società, tra gli adulti, si afferma anche tra gli Stati rispetto, fiducia e reciproca collaborazione».

Questa guerra durerà a lungo, dobbiamo prepararci“. É questa l’opinione del presidente francese Emmanuel Macron dopo l’ennesima notte di bombardamenti in Ucraina (leggi qui). Macron ha inoltre convocato un nuovo consiglio di difesa per oggi alle ore 17. Lo rende noto l’Eliseo.

Sempre oggi i leader di Polonia, Lituania e Germania si incontrano a Berlino per discutere delle sanzioni alla Russia. L’ha fatto sapere il ministro capo di gabinetto del primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, Piotr Muller, su Twitter: «su iniziativa del primo ministro Morawiecki si terrà oggi a Berlino un incontro. Il primo ministro assieme al presidente della Lituania (Gitanas Nausda, ndr) parlerà con il cancelliere tedesco (Olaf Scholz, ndr). L’Unione Europea deve adottare immediatamente un pacchetto di sanzioni spietatamente dure contro la Russia».

L’Estonia ha chiuso il suo spazio aereo agli aerei russi. «L’Estonia si unisce all’iniziativa della Polonia e vieterà a tutte le compagnie aeree russe l’usare del nostro spazio aereo» – ha dichiarato il ministro degli Affari economici e delle infrastrutture, Taavi Aas, citato dalla testata giornalistica ERR.

La Federcalcio polacca intanto ha fatto sapere di non voler giocare la partita dei playoff per i Mondiali di calcio contro la Russia. «L’escalation militare che stiamo osservando è associata a gravi conseguenze e a una significativa riduzione del livello di sicurezza per le nostre rappresentanze e delegazioni ufficiali» – si legge in una nota della PZPN. «Questa è l’unica decisione corretta. Basta chiacchiere, è ora di agire» – scrive su Twitter il presidente della Federcalcio polacca, Cezary Kulesza. Anche le altre nazionali che avrebbero dovuto giocare i playoff in Russia, Svezia e Repubblica Ceca, si stanno interfacciando con Fifa e Uefa in merito.

Questa mattina il presidente ucraino Zelensky ha sentito telefonicamente la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. Quest’ultimo ha scritto su Twitter che “ulteriori aiuti concreti sono in arrivo“.

Zelensky ha sentito anche il premier italiano Mario Draghi: «questo è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi in una conversazione telefonica ha sostenuto l’uscita della Russia da Swift, la fornitura di assistenza alla difesa. L’Ucraina deve entrare a far parte dell’Ue». Palazzo Chigi ha rilasciato una nota in cui si legge che il premier “ha telefonato oggi al Presidente dell’Ucraina, Volodimir Zelensky, per esprimere a lui e al popolo ucraino la solidarietà e vicinanza dell’Italia di fronte all’attacco della Federazione Russa. Il Presidente Zelensky ha confermato il chiarimento totale del malinteso di comunicazioni avvenuto ieri e ha ringraziato il Presidente Draghi per il suo sostegno e per la forte vicinanza e amicizia tra i due popoli“. Ancora, Draghi avrebbe assicurato che l’Italia “fornirà all’Ucraina assistenza per difendersi“.

La Cina intanto si dice favorevole a una risoluzione diplomatica del conflitto. Durante colloqui telefonici con l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, la ministra degli Esteri britannica Liz Truss ed Emmanuel Bonne, consigliere diplomatico di Macron, il ministro cinese degli Esteri Wang Yi avrebbe esposto i cinque punti della posizione cinese: “le legittime richieste di sicurezza della Russia“, la moderazione contro l’escalation, la soluzione diplomatica e un no alle risoluzioni “leggere” Onu sull’uso di forza e sanzioni ai sensi del Capitolo VII. Infine, Yi ha sottolineato che il rispetto e la salvaguardia di sovranità e integrità territoriale espressi “valgono anche per l’Ucraina“.

La stessa Cina, d’altro canto, si è astenuta dal voto alla bozza di risoluzione in Consiglio di Sicurezza Onu degli Usa che “deplora l’aggressione di Mosca dell’Ucraina” e chiede il ritiro delle sue truppe. Il testo ha avuto 11 voti a favore, tre astensioni e il veto della Russia.

Gli Stati Uniti continueranno a fornire assistenza militare al Paese invaso per un valore di 600 milioni di dollari che verranno così ripartiti: “250 milioni di dollari in assistenza” e “altri 350 milioni di dollari” da assegnare al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti “per articoli e servizi per la difesa” e “per l’istruzione e l’addestramento militare“.

La Torre 101 di Tapei, Taiwan, una volta edificio più alto del mondo, si è illuminata con i colori della bandiera ucraina in segno di solidarietà.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI

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