11/9: 20 anni dopo gli eventi che hanno cambiato il mondo

Ricorre oggi il ventennale degli attacchi terroristici alle Torri Gemelle di New York e al Pentagono. Le parole delle istituzioni

Gli Stati Uniti d’America si fermano, oggi, nel ventennale degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001. «Mentre continuiamo a riprenderci da questa tragedia, sappiamo per certo che non c’è nulla che l’America non possa superare. I semi del caos, piantati quel settembre da coloro che desideravano ferirci, sono fioriti invece in campi di speranza per un futuro più luminoso» – così il presidente Joe Biden ha proclamato il 10 e l’11 settembre “Giorni nazionali di preghiera e ricordo”.

20 anni fa, infatti, gli attentati perpetrati da Al Qaida alle Torri Gemelle e al Pentagono, e quello fallito contro Capitol Hill, portarono alla morte di 2.977 persone, oltre 19 attentatori, e migliaia di feriti. In meno di due ore gli estremisti islamici colpirono il cuore del mondo occidentale, incidendo a fuoco nella memoria del mondo le immagini trasmesse in diretta globale e creando uno spartiacque nella storia, un prima e un dopo.

L’importanza dell’anniversario è data anche dal fatto che, per la prima volta a partire da quel giorno, gli Stati Uniti non sono più in guerra contro l’Afghanistan dei fondamentalisti, ora riconquistata dai talebani (qui le ultime novità).

Sono molti gli eventi organizzati per ricordare quel giorno: cerimonie, preghiere, fiaccolate, rintocchi di campane, concerti, come il Requiem di Verdi al Met con 500 posti riservati ai famigliari delle vittime. Il presidente Biden sarà, insieme alla first Lady Jill e a Barack e Michelle Obama e Bill e Hillary Clinton, alle commemorazioni a Ground Zero. Nel parterre che ospita il presidente e i due ex ci sono anche l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg e la Speaker della Camera Nancy Pelosi. George W. Bush, presidente in carica durante gli attentati, sarà invece in Pennsylvania.

Anche Bruce Springsteen, senza preavviso, è intervenuto durante la cerimonia. In abito scuro e accompagnato dalla chitarra, ha interpretato I’ll see you in my dreams in uno dei momenti di pausa della lettura dei nomi delle quasi 3.000 vittime degli attentati terroristici.

Nel frattempo le città americane saranno blindate (leggi qui). Preoccupa, infatti, la possibilità di nuovi attacchi terroristici ma questa volta a fare pausa non è la minaccia islamica quando il terrore domestico di estrema destra. La stesa che si è resa protagonista dell’assalto al Congresso durante il passaggio di consegne presidenziale e che, secondo uno studio, in questo periodo ha ucciso 114 persone contro le 107 dei jihadisti basati negli Usa.

Sono stati molti i rappresentati istituzionali a dedicare un pensiero all’anniversario dell’11 settembre.

«Gli orribili attentati dell’11 settembre di 20 anni fa hanno cambiato il corso della storia. Ricordiamo le vittime e il nobile sacrificio di tanti primi soccorritori e operatori umanitari. L’Ue è al fianco degli Usa e del presidente Biden nella continua lotta al terrorismo e all’estremismo in tutte le sue forme» – così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, su Twitter. 

«L’11 settembre ricordiamo coloro che hanno perso la vita e onoriamo coloro che hanno rischiato tutto per aiutarli. Anche nei momenti più bui e difficili, il meglio della natura umana può trasparire. L’Ue è al fianco degli Usa nella difesa della libertà e della compassione contro l’odio» – ha scritto su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Ha fatto seguito il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli: «l’11 Settembre ha cambiato la storia del mondo. Quel giorno rimane una ferita aperta in tutti i nostri cuori, non sarà mai dimenticato. 20 anni dopo, la lotta al terrorismo non è finita. Resteremo sempre vigili» – ha scritto in un tweet.

Dall’Italia arrivano le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

«L’Italia è solidale con gli Stati Uniti e gli altri alleati per fronteggiare ogni minaccia terroristica, spegnere i focolai di guerra che le fortificano e per rafforzare un ordine mondiale incentrato sul diritto, sulla giustizia sociale ed economica, attraverso la cooperazione, il dialogo multilaterale, nella profonda convinzione che tale impegno consentirà di affrontare le nuove decisive sfide che si profilano sullo scenario globale per lasciare un futuro migliore alle nuove generazioni» – ha dichiarato il capo dello Stato.

«L’11 settembre ha cambiato ogni giorno degli ultimi venti anni in maniera radicale nelle nostre società, nelle nostre civiltà e nel nostro modo di gestire gli affari esteri come governi alleati. Questa è un’occasione per rinnovare l’impegno della nostra alleanza con gli Stati Uniti, nella Nato, dell’Alleanza euroatlantica anche di fronte a pericoli che non possiamo affrontare da soli. La lotta al terrorismo non è finita» – ha detto il titolare della Farnesina, a Roma alla commemorazione degli attentati.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: SHUTTERSTOCK

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