Aggressione di Rimini, parla Lamorgese

Tra i feriti un bimbo di 6 anni, ora fuori pericolo. Il ministro dell’Interno: “gravissimo episodio criminale”

É stato escluso il movente terroristico per quanto avvenuto sabato sera a Rimini dove un uomo di origini somale ha accoltellato cinque persone. A renderlo noto è il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in occasione del comitato per la sicurezza. «Abbiamo escluso la pista terroristica. Su questo abbiamo certezza. Da Roma abbiamo subito contattato le polizie europee per avere certezza di questo dato».

«Poteva succedere ovunque in Europa – ha proseguito. – É stato un episodio che certamente non doveva capitare, ma che poteva capitare in qualunque parte d’Italia o d’Europa. Era una persona evidentemente disturbata, su questo si stanno facendo tutti gli accertamenti del caso dal punto di vista psichiatrico. Il lato positivo è che le vittime non sono più in pericolo di vita e questa è la cosa più importante».

Si chiama Somane Duula, 26 anni, l’uomo fermato dalla polizia sabato sera, a Rimini, dopo aver accoltellato cinque persone. Il pm Davide Ercolani, coordinatore delle indagini, ha disposto il fermo. Non è ancora stato individuato il movente, non viene esclusa alcuna pista.

L’aggressore, di origini somale, si trovava a bordo dell’autobus della linea 11 quando due donne controllori gli hanno chiesto di esibire il biglietto. Lui ha estratto un coltello, aggredendo le operatrici e dandosi alla fuga. L’uomo ha minacciato l’autista di farsi aprire le porti ed è poi fuggito a piedi, tentando di rubare un’auto aggredendo anche il conducente. Sulla via di fuga, inseguito dagli agenti, ha accoltellato altre tre persone, tra cui un bimbo alla gola.

Le due controllori, addette della ditta Holacheck che fornisce il servizio di controlleria sui bus per Start, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di tutta la Romagna, non hanno riportato lesioni gravi. Il bambino di 6 anni aggredito, di origine bangladese, è stato operato nella notte all’Ospedale Infermi, è ora ricoverato in Rianimazione in prognosi riservata ma non sarebbe in pericolo di vita.

Il protagonista della brutta vicenda non ha precedenti specifici, era arrivato da alcuni anni in Europa ed era stato in altri Paesi prima di arrivare in Italia. Qualche mese fa aveva presentato domanda per lo status di rifugiato. Era ospitato in una struttura della Croce Rossa in cui, secondo alcune testimonianze, aveva manifestato una personalità violenta e aggressiva. Gli investigatori, anche sulla base delle reazione dell’uomo, non escludono che fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA

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