Sicilia, dichiarata l’emergenza

Curcio a Catania per la riunione in Prefettura. Vicinanza alla città di Mattarella, Draghi, del Parlamento

Il Governo della Sicilia ha dichiarato lo stato d’emergenza per gli eventi atmosferici estremi dei giorni scorsi (leggi qui). Oggi, inoltre, il capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, si è recato a Catania.

«Completare gli interventi in corso e prepararci al previsto peggioramento – ha detto. – Siamo qui per supportare la risposta di Protezione civile sul territorio. Fondamentale per ridurre il rischio l’informazione corretta ai cittadini».

A conclusione del meeting ha aggiunto: «sappiamo che questa attenuazione potrebbe durare oggi e parte di domani, ci attendiamo da giovedì-venerdì un peggioramento sensibile. L’orario non sono in grado di dirlo».

Curcio ha tenuto una riunione in Prefettura con le autorità territoriali e le strutture operative riunite nel centro coordinamento soccorsi. Tra questi anche il capo del dipartimento regionale di Protezione civile, Salvo Cocina, la prefetta Maria Carmela Librizzi e il sindaco del capoluogo etneo, Salvo Pogliese.

Il Dipartimento della Protezione civile ha voluto sottolineare la costante attenzione sulla città, soprattutto in vista di un nuovo peggioramento delle condizioni meteo annunciato da Curcio.

Da domani, infatti, è in arrivo sull’isola un ciclone in formazione tra la Sicilia e Malta che si teme possa assumere caratteristiche tropicali diventando un uragano mediterraneo, già denominato “MediCane“.

Estrema vicinanza alla città è stata espressa dai vertici dello Stato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Mario Draghi. In una nota di Palazzo Chigi si legge: «il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è in costante contatto con il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, per monitorare gli sviluppi dell’emergenza dovuta al maltempo che sta investendo il Sud Italia, in particolare la provincia di Catania. Il Presidente esprime vicinanza alle popolazioni colpite e cordoglio per le vittime dei nubifragi di questi ultimi giorni».

Questa mattina, invece, Mattarella ha avuto un colloquio telefonico con il primo cittadino, Salvo Pogliese, per esprimere la sua vicinanza e avere informazioni sulla stato delle cose.

Intervenuta, in apertura di seduta, anche la presidente del Senato Elisabetta Casellati chiedendo all’Aula un minuto di silenzio per le vittime. «Desidero rivolgere un forte pensiero di vicinanza ai nostri concittadini siciliani – ha detto – che da giorni combattono contro i devastanti effetti del violento nubifragio che ha colpito la costa orientale della Sicilia. Alle loro famiglie va il commosso abbraccio di questa Assemblea e di tutto il Paese».

Ha poi aggiunto: «mettere davvero in sicurezza luoghi e cittadini è l’unica risposta che, come Istituzioni e Parlamento, dobbiamo dare a un’emergenza nazionale che non può più essere sottovalutata. L’alluvione che sta flagellando la Sicilia deve suonare come un forte campanello d’allarme e richiamare l’attenzione sulla necessità di una chiara e urgente strategia in materia di prevenzione dai rischi idrogeologici. Perché nell’Italia che riparte e ricostruisce dopo la pandemia non si possono più tollerare ponti che crollano o morti per frane, alluvioni e inondazioni. Una strategia tesa a ripensare, rinnovare e soprattutto consolidare l’intero patrimonio infrastrutturale nazionale e creare le condizioni per scongiurare i tragici effetti di calamità naturali».

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA

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