Gli Stati Uniti riaprono ai cittadini Ue vaccinati

Le restrizioni verranno allentate da novembre e l’apertura coinvolgerà anche i cittadini provenienti da Uk, Cina, Brasile, Sudafrica, India e Iran

A partire da novembre i cittadini Ue potranno ricominciare a viaggiare alla volta degli Stati Uniti. Dopo 18 mesi di restrizioni, dovuti alla pandemia di Covid-19, infatti, gli Usa riaprono i varchi ai turisti dei 33 Paesi Ue oltre che a chi proviene da Regno Unito, Cina, Brasile, Sudafrica, India e Iran. Unica condizione: aver completato il ciclo vaccinale ed essere risultati negativi ad un tampone effettuato entro tre giorni dalla partenza.

Ad annunciarlo è stato, ieri, il consigliere della Casa Bianca Jeff Zients, responsabile dei provvedimenti contro l’insorgere della pandemia. «I viaggi internazionali sono fondamentali per connettere famiglie e amici, far crescere piccole e grandi imprese, promuovere lo scambio di idee e cultura. Guidati dalla scienza e dalla salute pubblica, abbiamo sviluppato un nuovo sistema di viaggio aereo internazionale che garantisca la sicurezza dei nostri cittadini» – ha dichiarato Zients. 

Come spiegato, il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie chiederà alle compagnie aeree di rispettare un nuovo sistema di tracciamento, raccogliendo i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail dei viaggiatori. Le autorità, quindi, resteranno in contatto via sms con gli ospiti per alcuni giorni dopo il loro arrivo per verificare che non abbiano manifestato sintomi.

Saranno ammessi negli Stati Uniti anche i cittadini Uk attualmente coinvolti nelle sperimentazioni cliniche per vaccini non ancora approvati, circa 40 mila. Non è, invece, nota la politica nei confronti degli europei vaccinati con AstraZeneca, siero non ancora approvato negli Usa insieme a quello russo e quello cinese.

Il divieto d’ingresso risale al marzo del 2020, ad opera dell’ex presidente Donald Trump. Il provvedimento era poi stato mantenuto da Joe Biden, lo stesso che ora, alla vigilia del primo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, vuole inaugurare un periodo di distensione tra il Paese e Bruxelles, soprattutto dopo le polemiche dovute al patto Aukus (leggi qui) e alla crisi afghana.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA

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