Youth4Climate, Draghi: “avete ragione”

Il premier ai giovani attivisti del clima: “vi stiamo ascoltando”. Registrati disordini a Milano

Il premier Mario Draghi è intervenuto allo Youth4Climate, l’evento dei giovani che precede la PreCop e la Cop-26 (leggi qui). A Milano anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

«Questa generazione, la vostra generazione, è la più minacciata dai cambiamenti climatici. Avete ragione a chiedere una responsabilizzazione, a chiedere un cambiamento – ha detto il primo ministro. – La transizione ecologica non è una scelta, è una necessità. Abbiamo solo due possibilità. O affrontiamo adesso i costi di questa transizione. O agiamo dopo, il che vorrebbe dire pagare il prezzo molto più alto di un disastro climatico».

«Dobbiamo agire adesso – ha proseguito. – Sono convinto che abbiamo tanto da imparare dalle vostre idee, i vostri suggerimenti e la vostra leadership. La vostra mobilitazione è stata di grande impatto, e potete starne certi: vi stiamo ascoltando. La pandemia ed i cambiamenti climatici hanno contribuito a spingere quasi 100 milioni persone in povertà estrema, portando il totale a 730 milioni. La crisi climatica, la crisi sanitaria e quella alimentare sono strettamente correlate. Per affrontare tutte queste crisi, dobbiamo agire più velocemente, molto più velocemente, e con più efficacia».

Il presidente del Consiglio ha incontrato l’attivista Greta Thunberg, insieme alle militanti per la lotta al cambiamento climatico Vanessa Nakate e Martina Comparelli. Lo stesso Draghi, entrando al MiCo di Milano ha detto che l’incontro è “andato benissimo“.

All’evento per il clima è intervenuto, da remoto, anche il premier britannico Boris Johnson. Il Regno Unito, infatti, è il Paese organizzatore, insieme all’Italia della conferenza del prossimo novembre a Glasgow.

Lo Youth4Climate era volto ad interpellare i giovani per la redazione di un documento da presentare ai leader del mondo. I punti d’azione individuati e le azioni richieste sono: inclusione dei giovani nelle decisioni sulla lotta alla crisi climatica, ripresa sostenibile dopo la pandemia puntando su rinnovabili e risparmio energetico, obiettivi di zero emissioni per le aziende private e chiusura dell’industria dei combustibili fossili al 2030, un sistema educativo che renda consapevoli i giovani della crisi climatica.

D’altro canto, la situazione a Milano per l’evento è stata quanto meno tesa. Nella metropoli, e in particolare in corrispondenza del MiCo, moltissimi giovani si sono riversati per le strade per tentare l’accesso al luogo in cui si terrà la PreCop. «I leader globali, rinchiusi nei palazzi blindati della PreCop che si sta per svolgendo qui a Milano, stanno discutendo in maniera troppo lenta e poco incisiva, su conversione energetica e clima – hanno spiegato sui social gli universitari di Climate Justice Platform. – Si tratta di risoluzioni che indicano l’impresa privata come motore principale del cambiamento, una narrazione che vuol dire privatizzare i profitti e scaricare su di noi i costi. L’ultimo smacco alla maggioranza della popolazione riguarda i pesantissimi rincari di gas e luce spacciati come una “inevitabile conseguenza della costosa transizione energetica. Noi non ci stiamo, è inaccettabile – concludono – che chi lavora paghi i profitti dei giganti dell’energia».

Uno striscione steso sull’asfalto dai ragazzi della Climate Justice Platform recitava: «Milano blocca chi devasta il pianeta». Stando a quanto dichiarato dai manifestanti, uno dei blocchi sarebbe stato caricato dalla polizia, tuttavia la Questura ha spiegato che si è semplicemente trattato di uno sgombero.

Anche durante il discorso di Draghi alcuni manifestanti hanno innalzato dei cartelli gridando: “el pueblo unido jamás será vencido” (“il popolo unito non sarà mai vinto”). I giovani sono stati fatti allontanare.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA

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