Scontri a Roma: aperte inchieste

Due fascicoli aperti dalla Procura. Arriva la condanna dell’Ue

La Procura di Roma ha aperto due fascicoli in merito a quanto avvenuto sabato durante le manifestazioni no Green Pass a Roma (leggi qui).

Nel frattempo l’Unione europea ha espresso la sua condanna nei confronti della condotta violenta dei manifestanti no Green Pass, pur “non commentando nello specifico” i motivi e le circostanze dell’assalto. «Nessuno può essere a favore della violenza quando si tratta di esprimere opinioni, sia sui vaccini sia sull’uso del certificato, e noi respingiamo la violenza – ha dichiarato il portavoce dell’Esecutivo europeo, Eric Mamer.

Saranno, quindi, due i “livelli” delle indagini condotte dai pm. Il primo coinvolgerà i 6 arrestati considerati i promotori della rivolta e dell’attacco alla sede della Cgil. Si tratta di Roberto Fiore e Giuliano Castellino di Forza Nuova, l’ex Nar Luigi Aronica, l’attivista Pamela Testa e il leader del movimento IoApro Biagio Passaro.

I reati a loro contestati, per il momento, sono istigazione a delinquere, devastazione e saccheggio ma i pm, nell’ambito della convalida di arresto, valuteranno ulteriori aggravanti.

Gli accertamenti sono condotti dai magistrati per i delitti contro la Personalità dello Stato, coordinati dal procuratore Michele Prestipino.

Il secondo fascicolo riguarda, invece, gli altri 6 arrestati ai quali vengono contestati, a vario titolo, i reati di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e lesioni aggravati. Per loro è già stata chiesta la convalida d’arresto.

«Alcuni appartenenti a Forza Nuova – si legge in una nota rilasciata dal Prefetto della Capitale, – con un gesto oltremodo proditorio, hanno deviato dal percorso intrapreso dai partecipanti per il deflusso, e dopo aver tentato ripetute azioni di forza, hanno perpetrato un vile e violento attacco, invadendo la sede della Cgil e riuscendo a forzare la barriera che le Forze di polizia avevano eretto a protezione dell’ingresso. L’invasione ha avuto durata limitata, con le Forze dell’ordine che successivamente riuscivano a liberare l’immobile prima che i danni si aggravassero ulteriormente, ma è stata in ogni caso sufficiente per evocare di per sé i momenti più bui della vita del nostro Paese e restituire plasticamente la carica eversiva ed antidemocratica che si annida nelle deprecabili azioni di questi delinquenti. Ci tengo in proposito ad associarmi ai sentimenti di vicinanza e solidarietà che un coro unanime ha rivolto al Sindacato, e garantisco che sarà massima la determinazione e l’impegno per far sì che a questo vile gesto seguano conseguenze esemplari».

Ha poi aggiunto: «non è possibile escludere che il tentativo dei membri di Forza Nuova di innalzare il livello dello scontro si ricolleghi anche ad un’azione di forte contrasto di cui nell’ultimo anno gli stessi sono stati destinatari, articolatasi sia con interventi specifici da parte delle forze di polizia nei confronti di alcuni loro leader sia per mezzo dello sgombero che abbiamo effettuato di due immobili che avevano abusivamente adibito a loro sedi. E questo tipo di attività proseguiranno senza sosta anche nell’immediato futuro, in ogni direzione possibile».

Su quanto accaduto al pronto soccorso del Policlinico Umberto I (leggi qui), inoltre, l’assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha annunciato: «chiederemo un incontro al prefetto per aumentare il livello di sicurezza negli ospedali e lì dove possibile avere anche delle postazioni fisse che nel corso del tempo sono state dismesse ma che vanno rispristinate. Bisogna elevare il livello di sicurezza, a volte la presenza di un posto di polizia è un deterrente nei confronti di chi vuole compiere atti violenti. La situazione dell’altra sera ci sarebbe stata lo stesso ovviamente dato il livello di aggressività, violenza e di follia».

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA

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