Quattro cose da considerare prima di farsi un tatuaggio

Prima di fare una scelta definitiva è meglio confrontarsi col proprio tatuatore

Per la loro diffusione oggi i tatuaggi possono essere equiparati a un accessorio di moda. Con la differenza che l’inchiostro sottopelle è per sempre, al netto di successivi interventi laser di ritocco, in alcuni casi dolorosi e non sempre perfetti. Anche per questo è meglio riflettere su alcune cose prima di rivolgersi all’ago.

Innanzitutto bisogna considerare la resa del simbolo che si vuole tatuare. I disegni troppo piccoli, con linee sottili e molto dettagliati rischiano di rovinarsi nel tempo, con l’inevitabile sbiadimento del tratto di inchiostro sulla pelle.

Stesso discorso per il colore che, oltre a stufare più facilmente, risente dell’invecchiamento cellulare. Nel dubbio, è sempre meglio preferire il buon vecchio nero.

Altra riflessione merita la natura del soggetto. Il suggerimento è quello di personalizzare al massimo il proprio tatuaggio, senza però necessariamente collegarlo a un preciso episodio o ricordo della propria vita. Che si tratti di scritte, frasi o simboli speciali dedicati a un concetto o a una persona, bisogna tenere a mente che quel preciso ricordo rimarrà per sempre impresso sulla propria pelle ed è necessario quindi chiedersi: “fra 15 anni vorrò ancora ricordare questo evento o questa persona?“.

Allo stesso tempo, personalizzare è importante se non si vuole ricadere in tatuaggi standardizzati e già diffusissimi, dal classico tribale ai disegni più comuni. Perché, è bene ribadirlo, il tatuaggio può essere un accessorio di moda ma, a differenza dei vestiti, rimane per sempre.

di: Marianna MANCINI

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