Cos’è il filibuster, la norma che non piace a Biden

In cosa consiste la procedura sull’ostruzionismo che il Il Presidente degli Stati Uniti vuole modificare per tutelare il Voting Right Act

A un anno dall’inizio del mandato, il Presidente Usa Joe Biden lancia una nuova fase della sua presidenza: quella dedicata alla riforma contro l’ostruzionismo, indispensabile per far passare in Senato la legislazione per la tutela del Voting Right Act, la legge che proibisce discriminazioni razziali nel voto. (leggi qui).

La procedura, nota come “filibuster” (“ostruzione” in italiano) consiste nel prolungare il dibattito su una proposta di legge, con il fine di impedire che su di essa venga presa una decisione.

Ma come funziona? 60 dei 100 membri del Senato devono esprimere il loro voto sulla maggior parte degli argomenti, anche se la legislazione stessa richiede solo una maggioranza semplice per essere approvata. Se il partito di minoranza detiene almeno 41 seggi, può rifiutarsi di votare, in quello che è noto come “ostruzionismo”, appunto.

Nessuno dei due partiti americani – Democratici e Repubblicani – ha avuto una maggioranza di 60 seggi dal 2010, quando i Democratici hanno approvato la grande riforma sanitaria nota come Obamacare. La regola dei 60 voti dovrebbe portare le parti al compromesso, ma i più critici sostengono che ostacoli l’efficienza del Senato e blocchi ingiustamente le riforme necessarie. 

Pare che tutto sia nato per un errore storico. La Costituzione degli Stati Uniti, che consente in gran parte a ciascuna camera del Congresso di stabilire le proprie regole, non fa menzione dell’ostruzionismo. Sarah Binder, professoressa alla George Washington University, ha spiegato nella sua testimonianza al Senato del 2010 che nel 1806 i senatori hanno cancellato una regola inutilizzata che avrebbe potuto servire a troncare il dibattito e passare a una votazione.

Esistono già importanti eccezioni all’ostruzionismo, come la “riconciliazione di bilancio”, che i repubblicani hanno utilizzato sotto l’ex presidente Trump per approvare il loro pacchetto di riforma fiscale, e di cui si sono serviti i democratici con Biden per dare il via libera al maxi pacchetto di aiuti durante la crisi pandemica.

A volte, però, le regole possono essere annullate con una semplice maggioranza di 51 voti, come nel caso della cosiddetta “opzione nucleare”, invocata due volte per aggirare l’ostruzionismo: nel 2013, quando i i Democratici hanno limitato l’ostruzionismo della maggior parte dei candidati presidenziali, e nel 2017, quando i Repubblicani hanno bloccato gli ostruzionisti dei candidati alla Corte Suprema, confermando in seguito tre giudici nominati da Trump con meno di 60 voti.

In passato Biden si era opposto alle modifiche alle legge sull’ostruzionismo, ma oggi ha cambiato rotta. Il Presidente sostiene l’uso dell’ “opzione nucleare” affinché i Democratici possano scavalcare l’opposizione repubblicana per approvare due progetti di legge sui diritti di voto che ritiene cruciali per salvare la democrazia degli Stati Uniti.

di: Francesca LASI

FOTO: SHUTTERSTOCK

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