Addio ai “catafalchi” per le elezioni del Presidente della Repubblica

Al posto delle tradizionali strutture in legno, saranno allestite dentro l’emiciclo delle cabine ‘anti Covid’ che garantiranno, oltre a una maggiore sicurezza personale, la segretezza del voto

Addio ai “catafalchi”. Le tradizionali strutture in legno saranno sostituite da nuove cabine ‘anti Covid’, all’interno delle quali i 1009 grandi elettori sfileranno per scrivere il nome del successore di Sergio Mattarella.

Per le elezioni del Presidente della Repubblica, è previsto un solo scrutinio al giorno, con appello nominale di massimo 50 votanti alla volta e non più di 200 presenze in contemporanea in aula. Tampone obbligatorio la mattina del giuramento, cui è previsto il solo intervento del nuovo Presidente della Repubblica, per non più di 50 minuti.

Sono alcune delle novità stabilite dal collegio dei Questori di Camera e Senato, con il via libera del presidente di Montecitorio, Roberto Fico, e illustrate ai capigruppo della Camera in vista della seduta del Parlamento, il prossimo 24 gennaio, per l’avvio delle votazioni per eleggere il nuovo Capo dello Stato.

I grandi elettori che risulteranno positivi non potranno esprimere la propria preferenza né in aula né altrove. E questo nonostante i capigruppo del centrodestra di Montecitorio abbiano posto l’attenzione sul rischio di un elevato numero di assenze, proponendo soluzioni alternative come il voto a domicilio.

PD, IV, Leu e il Movimento 5 Stelle ritengono che le regole stabilite per il voto siano “ragionevoli”. La prossima settimana l’aula di Montecitorio sarà impegnata con il via libera definitivo (con fiducia) al decreto sul Super Green Pass, poi mercoledì si svolgeranno le comunicazioni sull’amministrazione della Giustizia del Guardasigilli Marta Cartabia, quindi lo stop ai lavori.

E proprio la Guardasigilli è stata proposta per salire al Colle, insieme ad altre figure femminili cardine della politica come Emma Bonino e la Presidente Senato Elisabetta Casellati (ne abbiamo parlato qui). Il centrodestra, invece, potrebbe attuare un “piano B2 rispetto alla candidatura precedentemente proposta di Silvio Berlusconi (leggi qui). Contrario il M5S. «La candidatura di Silvio Berlusconi è per noi irricevibile. Ho instaurato un canale di confronto con le forze di centrodestra. E, in particolare quello con Salvini, è utile. Dimostreremo coi fatti che l’unico sicuro ago della bilancia in questa partita siamo noi», ha ribadito Giuseppe Conte (leggi qui).

Al di là del totonomi, Le ultime giornate prima del voto saranno utilizzate per terminare i vari allestimenti: dalle cabine per votare, posizionate all’interno dell’emiciclo, ai gazebo coperti nel cortile interno della Camera, alle postazioni per tv e radio al quarto piano, fino allo smantellamento delle postazioni destinate al voto dei deputati in Transatlantico, che tornerà accessibile a tutti dal 24 gennaio.

di: Francesca LASI

FOTO: SHUTTERSTOCK

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