Europa tricolore

Con il 4 a 3 deciso ai rigori gli Azzurri si portano a casa la coppa dei campioni d’Europa. Donnarumma eletto miglior giocatore del torneo

Gli Azzurri sono arrivati al Quirinale per essere ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I primi a scendere dal pullman, con in mano la tanto desiderata coppa, sono stati il capitano Giorgio Chiellini e il ct Roberto Mancini. Quest’ultimo ha aggiunto: «dedico la coppa a tutti gli italiani, in particolare a quelli che risiedono all’estero». Insieme alla Nazionale, il Capo dello Stato ha ricevuto il tennista Matteo Berrettini, finalista ieri al Torneo di Wimbledon. Alle 18 gli sportivi saranno, invece, ricevuti a Palazzo Chigi dal premier Mario Draghi.

L’Italia è campione d’Europa. Scontro da brividi quello tra gli Azzurri e i Tre Leoni per la finale degli Europei 2020, deciso ai rigori: i tricolore si portano a casa la vittoria con un 4 a 3. E nel Continente esplode il tifo italiano. Stamattina alle 6:06 i campioni sono atterrati all’aeroporto Fiumicino di Roma con l’A319 dell’Alitalia, volo AZ 9001, proveniente da Londra Luton. Appena Mancini e Chiellini sono apparsi in cima alle scalette dell’aereo è esploso un boato di gioia tributato dalle decine di operatori aeroportuali che si sono radunati sotto il velivolo con applausi e cori.

Già ieri il ct Mancini aveva confermato la formazione schierata contro la Spagna lo scorso martedì. Gli italiani in campo hanno indossato la divisa Home, maglia e calzettoni azzurri con pantaloncini blu insieme a Donnarumma in giallo. Lo schieramento, con schema 4-3-3, ha visto Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Immobile, Insigne. Gli inglesi, invece, schierati da Southgate in schema 4-2-3-1 erano: Pickford; Walker, Stones, Maguire, Shaw; Phillips, Rice; Saka, Mount, Sterling; Kane. Loro hanno giocato in bianco con Pickford in verde.

Quella vista ieri sera non è stata sicuramente la Nazionale più brillante, probabilmente stanca dalle partite precedenti e che ha sofferto molto la chiusura della squadra di Southgate. L’inizio è in salita: solo al secondo minuto arriva il primo (ed ultimo gol) dell’Inghilterra messo in rete da Shaw. Gli Azzurri dovranno attendere il 22esimo per pareggiare con gol di Bonucci. L’1 ad 1 raggiunto al prima tempo rimane fisso fino alla fine del 90esimo, i minuti di recupero e i tempi supplementari non vedono nessuna delle due formazioni in vantaggio: al fischio del 120esimo il pareggio è ancora lì e si va ai rigori. La sequenza dei penalty vede tirare: Berardi (2-1), Kane (2-2), Belotti parato (2-2), Maguire (2-3), Bonucci (3-3), Rushford sbagliato (3-3), Bernardeschi (4-3), Sancho parato (4-3), Jorginho parato (4-3), Saka parato (4-3).

Tanta l’emozione all’ultima parata di Donnarumma, che proprio per il ruolo avuto in campo durante tutta la competizione è stato premiato dal presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, come miglior calciatore dell’Europeo. «Il gol dopo il secondo minuto poteva ammazzarci, ma noi siamo quelli che non molliamo mai e stiamo attenti su ogni pallone, non era facile. Siamo stati spettacolari, siamo stati meravigliosi» – ha commentato il 22enne.

In lacrime, invece, Mancini e Vialli, memori di quella finale di Champions League persa giocando con la Sampdoria nel 1992, proprio al Wembley di Londra. «È una cosa impossibile da pensare, non ho parole. È un gruppo meraviglioso. Non c’è stata una partita facile in questo torneo, questa per come si era messa è stata difficilissima ma abbiamo dominato. Ai rigori poi è una lotteria, mi dispiace per gli inglesi. La squadra è cresciuta tanto e può ancora migliorare. È stata dura in questo Europeo, sono orgoglioso per i ragazzi. Vialli? La nostra è un’amicizia che va al di là di tutto. La finale con la Sampdoria? Nella finale di Champions siamo stati sfortunati, oggi ci siamo ripresi una rivincita. Sono contento per i ragazzi perché hanno fatto gruppo e hanno vinto per questo» – ha commentato il ct subito dopo la fine della partita.

Da quel debutto agli Europei 2020, lo scorso 11 giugno all’Olimpico di Roma contro la Turchia (ne avevamo parlato qui), quest’Italia non ha mai smesso di farci sognare. Una fase a girone con i fiocchi, con tre partite vinte e zero gol subiti (mai nessuno nella storia del torneo ha fatto meglio, prima di noi solo la Spagna del 2008 con 8 gol segnati e tre subiti), le qualificazioni agli ottavi, ai quarti e alla semifinale battendo, nonostante i pronostici, anche le favorite (è il caso del Belgio ai quarti di finale, battuto 2 a 1 – leggi qui).

Insomma, è proprio il caso di dirlo: questi Azzurri funzionano. E anche Roberto Mancini, il soprannominato “ct dei record”, lo sa. «Nell’82, in questo stesso giorno, festeggiavamo tutti la nazionale di Bearzot campione del mondo: speriamo di ricordare un altro 11 luglio vincente – ha detto alla vigilia della finalissima. – Se i miei ragazzi hanno ancora voglia di divertirsi, ecco gli ultimi 90 minuti. Da giocatore non ho vinto, né con un Under 21 fortissima, né al Mondiale ’90 che avremmo meritato: spero di rifarmi domani da ct» – ha aggiunto.

Sugli spalti ieri sera a tifare per l’Italia c’era il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Insieme a lui, almeno con il cuore, ha tifato anche tutta l’Europa, a partire della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, come già annunciato dal suo portavoce. A Wembley, inoltre, c’erano in totale 67.500 tifosi, di cui 6.619 italiani. Alla nazionale di Southgate, invece, ci ha pensato Elisabetta II che alla vigilia dell’incontro ha ricordato con una lettera l’ultima vittoria inglese nel 1966: «55 anni fa ho avuto la fortuna di consegnare la Coppa del Mondo a Bobby Moore e ho visto cosa significava per i giocatori, la dirigenza e lo staff raggiungere e vincere la finale di un importante torneo internazionale di calcio – si legge. – Voglio inviare le mie congratulazioni e quelle della mia famiglia a tutti voi per aver raggiunto la finale dei Campionati Europei, e inviare i miei auguri per domani con la speranza che la storia possa registrare non solo il vostro successo, ma anche lo spirito, l’impegno e l’orgoglio con cui vi siete comportati».

Purtroppo per i Tre Leoni quella sorta di maledizione che li ha visti perdere per ben quattro volte alle ultime battute dei tornei, Europei e Mondiali, sembra dover continuare. Ora, infatti, è il tricolore a trionfare sul Continente in un 2021 che passerà alla storia per i successi italiani: la vittoria degli Azzurri, infatti, arriva dopo l’arrivo in finale di Berrettini a Wimbledon (leggi qui) e la supremazia della musica italiana all’Eurovision (ne abbiamo parlato qui). Un bell’inizio per l’Italia in attesa delle Olimpiadi di Tokyo in partenza il prossimo 23 luglio.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA

6 pensieri riguardo “Europa tricolore

Rispondi